20 Febbraio 2014

Società agricola: il regime di tassazione catastale

Oltre ad usufruire di tutte le agevolazioni fiscali, che in passato erano riservate esclusivamente agli imprenditori agricoli individuali, le società agricole possono beneficiare di un regime di tassazione differente da quello ordinario.
La legge di Stabilità approvata lo scorso dicembre ha infatti ripristinato l'opzione, precedentemente abolita dalla Finanziaria 2013, per cui la società ha la possibilità di usufruire di un regime di tassazione basato sul reddito catastale piuttosto che di bilancio.

Affinché la società agricola possa usufruire di questa agevolazione, tuttavia, è necessario che nell'oggetto sociale sia indicato l'esercizio esclusivo delle attività di cui all'art. 2135 C.C., ovvero coltivazione del fondo, selvicoltura, allevamento di animali e attività connesse. La ragione sociale dovrà inoltre contenere la dicitura "società agricola".

La determinazione del reddito secondo le regole catastali si attua mediante opzione da comunicare nella prima dichiarazione annuale IVA, da presentare successivamente alla scelta operata. L'opzione è, invece, vincolante per un triennio e, successivamente, si rinnova di anno in anno, fino a che non venga espressamente revocata.

Il ripristino, avvenuto in seguito all'approvazione della nuova Legge di Stabilità, fa inoltre sì che le società che abbiano iniziato l’attività nel 2013 debba calcolare il reddito per tale anno in base al Conto economico. Potrà invece optare per la tassazione catastale a partire dal 2014.

Diversamente, le società attive almeno dal 2012, che hanno già optato per la tassazione catastale e che, in base alla Finanziaria 2013 avevano la possibilità di continuare a usufruirne fino al 31 dicembre 2014, avranno in ogni caso diritto al rinnovo dell'opzione.