10 Aprile 2014

Embargo carne di maiale, l’Unione Europea si rivolge al Wto

L’Unione Europea, in seguito alla decisione della Russia di porre un embargo sulla carne di maiale provenienti dai Paesi UE, ha scelto di rivolgersi all’Organizzazione mondiale del commercio (Wto).

Un segnale positivo secondo Coldiretti, soprattutto alla luce dei recenti sviluppi e discussioni fra Bruxelles e Mosca, che non hanno dato luogo ad alcun risultato.

D’altra parte la Russia, afferma l’associazione, chiudendo per ritorsione le frontiere a tutto l'export europeo di carni di maiale e trasformati, fra cui il prosciutto italiano, avrebbe violato le regole sugli scambi alla Wto, di cui inoltre è membro dal 2012.

Una decisione che arrecherebbe non pochi danni ai Paesi Ue, considerando che gli scambi fra Unione Europea e Russia riguardano 3,11 milioni di tonnellate di prodotti.

Per l’Italia, in particolare, l’embargo sta avendo ripercussioni dirette, sulle mancate esportazioni, e indirette, attraverso l’importazione di maiali tedeschi, spesso falsamente spacciati come made in Italy.

I maiali, normalmente spediti in Russia, ora arrivano nel nostro Paese, con danni per gli allevatori ma anche per i consumatori perché carne e derivati vengono spesso venduti come prodotti di origine italiana, in quanto non è previsto alcun obbligo sull’indicazione della provenienza in etichetta.