22 Gennaio 2014

Agricoltura biologica: gli standard di produzione nelle coltivazioni vegetali

Al di là delle procedure di attivazione e certificazione dell’azienda, vi è tutta una serie di parametri e standard che è necessario rispettare per far sì che la produzione agricola possa essere definita biologica. Nell’ambito delle coltivazioni vegetali, ad esempio, è molto importante salvaguardare la fertilità e l’attività biologica del suolo.

In particolare la fertilità va mantenuta con l’incorporazione nel terreno di materiale organico, con la coltivazione di leguminose, concimi verdi o vegetali con apparato radicale profondo, nell’ambito di un programma di rotazione pluriennale, con concimi organici o minerali indicati nell’allegato II del Regolamento comunitario n. 2092/91.

Nella cura delle malattie, dei parassiti e nella lotta contro le piante infestanti, invece, bisogna tener conto di un programma di rotazione adeguato, procedere all’eliminazione delle malerbe mediante bruciatura, scegliere specie e varietà adeguate.

Naturalmente anche il materiale di propagazione e le sementi devono provenire da agricoltura biologica ed è, quindi, molto importante che siano stati ottenuti senza l’impiego di organismi geneticamente modificati.

Tuttavia non è esclusa la possibilità di utilizzare, eccezionalmente in via transitoria, sementi e materiale di propagazione ottenuto da agricoltura tradizionale. In questo caso è necessario dimostrare l’impossibilità di reperire prodotti da agricoltura biologica inoltrando una richiesta di deroga all’Ente sementi, ENSE. Sono invece escluse dalla richiesta di proroga le piantine da orto, che devono essere obbligatoriamente certificate biologiche per poter essere messe a dimora.