7 Aprile 2014

Vinitaly 2014, le imitazioni dei vini italiani nella cantina degli orrori

Dal Barbera prodotto in Romania al Chianti californiano, al Marsala sudamericano. Sono solo alcune delle numerose imitazioni del vino italiano in mostra nella cantina dell’orrore allestita da Coldiretti, in occasione di Vinitaly 2014, in programma a Verona fino al prossimo 9 aprile.

Sotto accusa ancora una volta il falso made in Italy, nuovi e incredibili casi di contraffazioni dei nostri vini e liquori più prestigiosi responsabili di perdite stimabili in circa un miliardo di euro sui mercati mondiali.

Una truffa che i falsificatori di vini italiani starebbero perpetrando anche attraverso la creazione di nomi alternativi, come nel caso del Barolo, diventato Barolla, o del Brunello di Montalcino, trasformato in Montecino.

“La stagnazione dei consumi interni”, ha affermato Roberto Moncalvo, “insieme alla crescita dei mercati esteri, rende più urgente l’intervento delle Istituzioni per tutelare le esportazioni di vino Made in Italy di fronte ai numerosi tentativi di banalizzazione delle produzioni nazionali”.

Il presidente Coldiretti ha inoltre sottolineato che, al di là della perdita economica, preoccupa soprattutto il danno all’immagine di un prodotto di qualità come il vino, la cui cultura tuttavia non è ancora così affermata fra i consumatori.

Mentre infatti le aziende vinicole restano fra le principali esportatrici di vino al mondo, al tempo stesso crescono i casi di contraffazione a conferma del fatto che i vini italiani rientrano fra i più amati ma, purtroppo, anche i più imitati.