15 Giugno 2016

Tutela del Made in Italy, a Cagliari mobilitazione dei pastori sardi

Mobilitazioni a tutela del Made in Italy proseguono sul nostro territorio e, proprio alla vigilia della stagione turistica, migliaia di pastori sardi con greggi al seguito e trattori lasceranno le campagne per difendere il lavoro, gli animali, le stalle ed i pascoli custoditi da generazioni messi a rischio dalle speculazioni dandosi appuntamento a  venerdi 17 giugno 2016, dalle 9,00 alla Fiera di Cagliari, in Viale Armando Diaz. Lo scandalo del pecorino romeno avariato diretto in Sardegna (sequestrato in questi giorni dalle forze dell’ordine), ha scatenato la mobilitazione dei pastori sardi ai quali il latte di pecora viene pagato il 30% in meno rispetto allo scorso anno, mentre arriva sul mercato formaggio taroccato di bassa qualità, da offrire ai turisti dell’Isola come dimostrato dallo studio Coldiretti su “Pecorino Made in Italy sotto attacco”.

L’obiettivo è la tutela del Made in Italy e difendere, quindi, una tradizione secolare che dopo il fallimento dello sviluppo industriale, rappresenta il vero valore aggiunto per il rilancio l’economia, il lavoro ed il turismo. Accanto ai pastori ci saranno anche allevatori, coltivatori di ortofrutta, vino, cereali e delle altre produzioni impegnati a garantire la genuinità e l’originalità della vasta offerta agroalimentare di un territorio dove produrre è più difficile e costoso. Con loro il presidente di Coldiretti Roberto Moncalvo, accompagnato dall’intera giunta nazionale e il Governatore della regione Sardegna Francesco Pigliaru.

Per l'occasione, sarà allestito il primo museo del falso pecorino italiano nel mondo, con esempi scovati in tutti i continenti che tolgono spazio di mercato a quello originale e ingannano i consumatori, ma i veri protagonisti saranno i pastori con le pecore al pascolo che prepareranno dal vivo il vero pecorino con laboratori didattici, per tramandare ai più giovani l’arte della pastorizia sardaLa difesa della tradizione, è accompagnata da un forte impegno dell’agricoltura sarda nella riconversione dell’industria in crisi con la valorizzazione della lana considerata per lungo tempo uno scarto da smaltire e che ora viene utilizzata per l’ assorbimento degli sversamenti inquinanti in mare o nella bioedilizia come dimostrerà lo spazio sull’innovazione allestito per l’occasione dove saranno anche, tra l’altro, presentati in esclusiva i prodotti della chimica verde in Sardegna realizzati da Novamont con collaborazione di Coldiretti e Consorzi Agrari d’Italia.