27 Luglio 2016

Oscar Green Marche, da verdicchio da microcongelazione a agricatering

Verdicchio doc fatto con i grappoli ghiacciati a -23 gradi, un garden a misura di bambino con minicarriole e zappe mignon per educare i piccoli a fare l’orto, un progetto per allungare la vita lavorando in campagna, un agricatering per buffet a km zero, un allevamento di pappagalli. Sono queste le idee innovative premiate con l’ Oscar Green 2016 Marche, il premio nazionale promosso sotto l’alto Patronato della Presidenza della Repubblica Italiana da Coldiretti Giovani Impresa. La cerimonia, organizzata da Coldiretti Marche, si è svolta al Castello di Màlleus di Recanati, l’Antica Bottega Amanuense che è oggi il più grande Scriptorium Europeo e uno dei più maggiori a livello internazionale. Assieme alle aziende finaliste, hanno preso parte ai lavori Maria Letizia Gardoni, delegata nazionale di Coldiretti Giovani Impresa, Paolo Guglielmi, delegato regionale Coldiretti Giovani Impresa Marche, Carmelo Troccoli, segretario nazionale di Coldiretti Giovani Impresa, il presidente di Coldiretti Marche, Tommaso Di Sante e il direttore Enzo Bottos, il sindaco di Racanati Francesco Fiordomo.

Ecco i nomi di coloro che si sono aggiudicati il premio Oscar Green Marche 2016 nelle diverse categorie.

E’ una storia di ritorno in campagna quella di Marika Socci, 31enne produttrice di vino di Castelplanio (Ancona) e vincitrice della categoria Impresa2.Terra che premia l’innovazione. Cresciuta nell’azienda di famiglia, con un passato agonistico nella ritmica, la giovane prende da subito un’altra strada, diventando nel 2005 contabile in una ditta di cosmetici. Dopo 4 anni arriva però, inaspettato, il licenziamento. Lo choc è grande ma Marika non si dà per vinta e decide di riavvicinarsi al mondo familiare, “galeotto” un corso da sommelier. Il suo arrivo coincide con una decisiva svolta qualitativa, grazie alla scelta di sperimentare la criomacerazione. I grappoli di uva vengono ghiacciati a una temperatura di -23 gradi prima della pigiatura, così da ottenere il massimo degli aromi e dei sapori. Soluzione che vale al Verdicchio Socci l’attenzione del mondo del vino, che Marika contribuisce ad alimentare con una assidua campagna social. A premiarla l’ingegner Luigi Trillini, della Trillini Engineering, realtà leader a livello nazionale con base a Jesi.

Per la categoria We Green la vittoria è andata a Dario Loreti, allevatore di pappagalli, che ha ricevuto il riconoscimento da Francesca Pulcini, presidente di Legambiente Marche. Trentacinque anni, romano d'origine e marchigiano d'adozione ha realizzato sulle colline di Ostra (Ancona) un allevamento di pappagalli ed uccelli esotici volto a rispettare il dogma "allevare è proteggere". La selezione e il continuo studio fruttano la partecipazione alle principali competizioni e fiere di settore. Tra i fiori all’occhiello dell’allevamento, una nursery dove scegliere il proprio pappagallino alimentandolo con cura, riempiendolo di coccole e vedendolo crescere giorno dopo giorno.

Per la categoria Fare rete, rivolta a imprese e cooperative di altri settori, primo premio a Tutto Natura – Agrishop di Jesi (Ancona) un vero e proprio garden per bambini, dove acquistare mini-zappe e mini-rastrelli, ma anche imparare a seminare e far crescere verdure e fiori in un apposito spazio pensato per i più piccoli. Dopo aver recuperato uno spazio post industriale, ha deciso di affiancare alla normale vendita di prodotti per l’agricoltura un apposito spazio dedicato ai bambini, con l’obiettivo di favorire la conoscenza del legame con la terra. Organizza corsi per sviluppare l’orto sul balcone e diffondere la cultura del km0. Il premio è stato consegnato dal “padrone di casa” l’amanuense Màlleus, che ha anche realizzato tutte le pergamene.

L’agricatering a km zero della società agricola Angeli di Pieve Torina (Macerata) ha sbaragliato, invece, la concorrenza nella categoria Campagna Amica, premiata dal direttore generale della Fondazione, Toni De Amicis. Giovanni Angeli è il capofila della prima rete di imprese agricole della Regione Marche condotte da under 35 che si sono associate per gestire il catering negli eventi con i prodotti a km zero delle proprie aziende agricole.

Il premio “Paese Amico”, rivolto ad enti e amministrazioni ha visto, invece la vittoria dell’Inrca di Ancona con il suo progetto per la longevità attiva. L’Istituto, assieme ad una serie di az. agricole della Coldiretti ha condotto uno studio rivoluzionario nell’ambito dell’agricoltura sociale finanziato dalla Regione Marche. Un nuovo modello di servizi per la popolazione anziana, legati a una longevità attiva dove l’impresa rurale diventa il luogo ideale per invecchiare in salute, oltre che un vero e proprio centro di aggregazione. Il riconoscimento è stato consegnato da Maurizio Mangialardi, presidente dell’Anci Marche.

Commentando i dati secondo cui  nelle Marche nel primo trimestre del 2016 sono state ben 165 le aperture di imprese under 35, contro le 34 dello stesso periodo dell’anno precedente la delegata nazionale di Coldiretti Giovani Impresa, Maria Letizia Gardoni, ha dichiarato “Occorre una serie di misure che rivedano la semplice politica di primo insediamento dei giovani in agricoltura per passare ad una politica più ampia a favore delle imprese agricole giovani  che vada oltre l’insediamento. Le imprese, infatti, nascono e devono essere aiutate a svilupparsi nei primi anni di vita, con strumenti che rispondano in modo efficace alle loro esigenze e non a quelle della pubblica amministrazione”. In particolare, occorrono interventi per un più facile accesso alla terra; per favorire l’incremento dell’occupazione con politiche innovative che agiscono sugli oneri previdenziali; per lo sviluppo e la crescita delle giovani imprese agricole, anche dopo il primo insediamento, con investimenti per l’innovazione agevolati ed un più facile accesso al credito; per una formazione continua dei giovani agricoltori e di coloro che aspirano ad intraprendere in agricoltura; per intensificare l’uso delle nuove tecnologie tra i giovani agricoltori e diminuire il digital devide delle aree rurali; per ampliare i confini della multifunzionalità nella gestione dei beni comuni.