26 Luglio 2016

Oscar Green 2016, i vincitori regionali del Veneto

Agli oltre settanta concorrenti  del concorso Oscar Green, il presidente  di Coldiretti Veneto Martino Cerantola  si è rivolto dichiarando il richiamo alla terra di tanti giovani veneti è una garanzia per il futuro di questa regione”. Oscar Green è il  premio dedicato ai progetti della nuova generazione agricola, celebrato nella sua decima edizione a Roncade in H- Farm, il tempio dell’innovazione. “Anche qui in questo posto dove la ricerca è spigliata e lo studio orientato verso orizzonti aperti e globali – ha spiegato il fondatore Riccardo Donadon – ci siamo dovuti confrontare con applicazioni o start up concentrate sul “Made in Italy”, segno evidente di una rinnovata attenzione”.

Il ritorno al lavoro nei campi nelle forme più tradizionali riviste in chiave moderna e tecnologica è la tendenza degli ultimi anni che fa registrare nel 2016 il 12 per cento in più di ragazzi italiani under 35 anni che hanno scelto di lavorare in agricoltura. Pescatori, allevatori, giardinieri, bachicoltori, operatori didattici, pastori, costituiscono uno dei principali vettori di crescita del settore agroalimentare italiano grazie ad una capillare e rapida acquisizione di processi innovativi che spingono l’occupazione. “L’incremento – ha spiegato Alex Vantini delegato regionale di Coldiretti Giovani Impresa   – si registra sia tra i ragazzi (+16 per cento) che per le ragazze (+5 per cento), a testimoniare che l’appeal del settore agricolo è ormai trasversale ai generi. Un risultato record rispetto al dato generale che vede l’occupazione giovanile nei vari settori crescere dell’1 per cento, frutto di un avanzamento del 2 per cento per commercio, alberghi e ristoranti e del 3 per cento negli altri servizi, mentre arretra, sia pure leggermente, l’industria”.

Tante le storie presentate dai candidati che con il loro sogno di impresa costituiscono uno spaccato di quel modello del Nord Est in cui avere ancora fiducia. La birra al radicchio, le bustine di semi per il design green, le farfalle per gli eventi fashion, l’olio di nocciola, il riso di lusso nella boccia di cristallo. Ed ancora la gestione degli spazi verdi da condividere con la comunità, il recupero della biodiversità, l’allevamento di razze in via d’estinzione,  la scelta di praticare la fatica, di affidarsi alla natura, rinunciando a carriere avviate negli studi legali, o in multinazionali, dentro un ufficio o in trasferta nel mondo, fanno di questa gioventù un esempio per la politica e un investimento per le associazioni che intravedono una nuova classe dirigente , nonostante l’età, già matura e a servizio della società civile.

Fare reddito coniugando ideali, integrando tradizione e alta tecnologia, applicando buon senso e sano divertimento, fanno del mestiere dell’imprenditore agricolo una nuova frontiera per molti studenti, liberi professionisti, dipendenti di altri settori che tra campi e cielo trovano lo spazio giusto per mettere alla prova le proprie ambizioni.

In questo contesto si sono distinti i vincitori di questa decima edizione che brilla per aver messo in difficoltà la giuria che ha dovuto pensare a degli ex aequo. A consegnare diplomi e trofei: il sindaco di Roncade Pieranna Zottarelli, Giuseppe Pan, Assessore regionale all’agricoltura, Pietro Piccioni direttore di Coldiretti Veneto e Cristina Mollis responsabile di H-Farm Industry.

Per la categoria di Campagna Amica, quella che individua il forte legame tra produttore e consumatore e diciamo la più gettonata tra tutte le altre in termini di adesioni (26 su 74) l’Oscar Green va a due casi trevigiani: Paolo Marangon Azienda Agricola Biodinamica Zolla 14 e a Simone Serafin della Azienda Agricola Rinocciola. Rispettivamente con la produzione di birra di radicchio e l’olio di nocciola rappresenteranno il Veneto alla finale nazionale in programma per metà settembre a Roma.

Per Fare Rete, ovvero promuovere e realizzare accordi di filiera il riconoscimento va a Francesco Scabbio titolare insieme ad altri due soci di Bamburger per aver trasformato l’hamburger globalizzato in un prodotto tipico del territorio.

Per Impresa 2.Terra per aver rigenerato l’attività aziendale la vittoria va a Vicenza ai due fratelli Marcello ed Eleonora di Contrà Soarda in quel di Breganze, un bel colpo di reni per la cantina di famiglia scavata nella roccia.

In Paese Amico rientrano le iniziative che le aziende pubbliche promuovono ispirandosi ai principi di Coldiretti: plauso al Chievo Verona per aver dato ai tifosi del calcio la possibilità di mangiare a kmzero tra un primo e il secondo tempo, con il noto spuntino dentro l’agribag. Due menzioni speciali al Comune di Grisignano di Zocco per il Green Tour e all’Usl 6 di Vicenza per la manifestazione. “Un giro in bici migliora la vita”.

Un veronese sbanca la sezione We Green: piace l’originale idea di etichette d’artista di Lorenzo Menguzzato del Bosco dei Poeti che oltre a essere una fattoria didattica, è un percorso lungo una proprietà di 130 ettari nei quali si concentrano oggetti donati da numerosissime personalità tra cui Papa Wojtila e il Dalai Lama, ma anche Alda Merini, Ben Vautier, Arturo Schwarz e moltissimi altri artisti di fama mondiale.