9 Luglio 2014

Oscar Green 2014: consegnati i premi della V edizione piemontese

A conclusione di una due giorni di visita in Piemonte della Delegata Nazionale Giovani Impresa Maria Letizia Gardoni, e del Segretario Nazionale Giovani Impresa Carmelo  Troccoli, in occasione della quale sono state fatte conoscere esperienze imprenditoriali rappresentative dell’agricoltura piemontese, nella serata di ieri, martedì 8 luglio presso il Teatro Regio di Torino sono stati consegnati i riconoscimenti ai finalisti regionali Oscar Green 2014, nonché la menzione speciale ad un’impresa partecipante al concorso, in ricordo del giovane collaboratore prematuramente scomparso Massimiliano De Concilio. Alla platea di oltre 200 giovani agricoltori il direttore regionale Coldiretti Piemonte Antonio De Concilio ha in conclusione annunciato che dei 7 finalisti, due parteciperanno alla selezione nazionale che si terrà nell’autunno a Roma, Davide Carlo Almondo dell’azienda agricola Amico Orto (Torino), e la ASL Cuneo 1 per i progetti sociali realizzati in collaborazione con Coldiretti Cuneo. Presente all’incontro l’Assessore regionale all’Agricoltura Giorgio Ferrero ed i presidenti e direttori delle Federazioni provinciali Coldiretti del Piemonte, nonché i delegati provinciali Giovani Impresa.

Di seguito l’elenco delle imprese premiate per le rispettive categorie:

Per la categoria “IDEANDO” finalista regionale è:  Corda Paolo dell’ “AZIENDA AGRICOLA CORDA PAOLO” – Asti -

Motivazione: Per la grande passione grazie alla quale l'azienda ha creduto nel recupero della coltivazione dello zafferano delle produzioni aziendali di spezia storicamente presente nella nostra regione. Per la voglia di sfidare se stessi e il mercato con un prodotto di qualità, estremamente caratteristico e di valore quale lo zafferano. Per l'originalità del prodotto e per la creatività di chi nell'azienda ha creduto.

Per la categoria “CAMPAGNA AMICA” finalista regionale è:  Davide Carlo Almondo dell’ impresa “AMICO ORTO” – Torino -

Motivazione Per l’ impegno e la creatività dedicati nel sostenere e valorizzare la cultura agricola attraverso la realizzazione di orti urbani, nonché per l’aver saputo creare sinergia fra  il mondo della ristorazione e l’azienda agricola, dove la coltivazione diretta dei prodotti poi proposti nei menù dei locali, riduce al massimo la filiera e valorizza le produzioni locali

Per la categoria “NON SOLO AGRICOLTURA” finalista regionale è: Sergio Gerardi dell’ impresa “IL CASOLARE SOCIETA' COOPERATIVA SOCIALE A.R.L.” – Cuneo -

Motivazione Per la spiccata sensibilità e predisposizione all’accoglienza della cooperativa, la quale in collaborazione con i servizi socio assistenziali, gli enti locali e le ASL da tempo si impegna con importanti esperienze di agricoltura sociale, creando posti di lavoro per soggetti svantaggiati e preclusi dal mondo lavorativo classico.

Per la categoria “STILE E CULTURA D’IMPRESA” finalista regionale è:  Adda Roberto dell’ “Azienda Agricola la Cascinassa di Adda Roberto” – Torino -

Motivazione Per la capacità di reinventarsi, affiancando alla più tradizionale conduzione dell’ impresa zootecnica di famiglia, la vendita diretta dei prodotti, arrivando poi, con l’inserimento della moglie in azienda, a nuove attività innovative nelle attività, ultima nata quella del cake desing contribuendo così alla valorizzazione delle risorse e del potenziale dell’ impresa.

Per la categoria “IN FILIERA” finalista regionale è: Renato Icardi dell’ impresa “7 VIE DEL BELBO Società Agricola Cooperativa” – Cuneo -

Motivazione Per la grande capacità di valorizzazione e recuperare prodotti d’ elevata qualità, caratteristici del proprio territorio. Per la lungimiranza imprenditoriale nel saper colloquiare con altri soggetti della filiera e per la forza di fare rete attraverso il sistema cooperativistico.

Per la categoria “ESPORTARE IL TERRITORIO” finalista regionale è: Gianpaolo Laiolo dell’ impresa “AZ. AGR. LAIOLO GUIDO REGINI DI LAIOLO GIANPAOLO” – Asti  -

Motivazione Per la straordinaria capacità imprenditoriale, per l'eccellenza raggiunta nelle produzioni e l'importante investimento nell’esportazione del Made in Italy di qualità a livello internazionale, in particolare nei mercati di Svizzera, Germania, Belgio, Olanda, Gran Bretagna, Ucraina, Perù, Giappone e Costa d’ Avorio, nonché per la capacità di avvicinare la cultura vinicola a quella artistica.

Per la categoria “MENZIONE SPECIALE PAESE AMICO” finalista regionale è:  Gianni Bonelli

dell’ “ASL CN1”  - Cuneo

Motivazione Per il grande impegno nella promozione di servizi innovativi a favore della popolazione all’ interno di un sistema che vede l’ ente pubblico fattivamente interagire con l’ utenza. Per la lungimiranza nell'aver compreso l'importante valore del km 0, come meccanismo di identificazione della vera italianità. Per l'attenzione e la sensibilità nel promuovere la sana alimentazione come importante leva per benessere della cittadinanza

“Menzione Speciale” Per la categoria STILE E CULTURA D’IMPRESA a: Moro Matteo  Dell’ Azienda Agricola da Pina di Stefano Moro di Borghetto di Borbera – Alessandria -

Motivazione Per la peculiarità dell'indirizzo produttivo aziendale, ovvero l'allevamento di suinicolo e la conseguente produzione di trasformati che coniugano la tradizione legata all’ esperienza tramandata da generazioni alla produzione di trasformati effettuata con le più moderne tecniche di lavorazione. Tutto ciò come imprescindibili strumenti di commercializzazione di qualità e del vero Made in Italia.

“Menzione Speciale” Per la categoria IN FILIERA a: Barboni Marco Dell’ Azienda Agricola La Ronda di Barboni Lodovico – Vercelli -

Motivazione Per l’ impegno nel promuovere la conoscenza del prodotto riso e nel far conoscere le sue peculiari caratteristiche, con origini in realtà lontane, collaborando fattivamente all’ attività di esportazione del vero Made in Italy nel  mondo.

Premio Massimiliano De Concilio  viene assegnato a Michela Rossi dell’ Azienda Agricola Rossi Michela – Novara -

Motivazione Per l’ impegno profuso nel recupero una antica varietà di frutta tipica del territorio, per la capacità di rimodulare le proprie produzioni aziendali alla luce delle richieste della società e del mondo del consumo coniugandole con la tradizione del territorio e della propria impresa.