29 Settembre 2016

Olio EVO Made in Italy, diecimila agricoltori in piazza, presente Premier Renzi

Olio EVO Made in Italy, l’oro verde della nostra produzione agroalimentare è il protagonista di questa giornata fiorentina: con l’inizio della raccolta delle olive, sono quasi diecimila gli agricoltori italiani che, con i propri trattori, sono scesi in piazza per salvare l’olio EVO Made in Italy, nella Giornata nazionale dell’extravergine italiano. La manifestazione è in corso fuori e dentro il Mandela Forum di Firenze in Toscana, scelta perché è la Regione con l’immagine più sfruttata, per spacciare l’olio di oliva straniero come italiano.

“Avete preso i nostri marchi, non vi daremo le nostre piante”, “Chi acquista, ha il diritto di sapere se quello che compra è veramente fatto in Italia”, “Più trasparenza”, "Spremiamo l’olio, non i produttori” e “Stop agli inganni, salviamo il Made in Italy”, sono alcune delle richieste che si leggono sui cartelli e sugli striscioni. Sotto accusa la concorrenza sleale, le speculazioni, la mancanza di trasparenza, le truffe e gli inganni che mettono a rischio il futuro del prodotto più rappresentativo della nostra agricoltura e della dieta mediterranea.

Di fatto, denuncia Coldiretti, la produzione di olio EVO Made in Italy ha subito un crollo del 38%, scendendo ad appena 298 milioni di chili, un valore vicino ai minimi storici di sempre, con effetti ovviamente inevitabili sui prezzi. E’ quanto si afferma sulla base dei dati Ismea/Unaprol presentati proprio oggi, alla Giornata nazionale dell’extravergine italiano. Un andamento che si riflette sulla produzione a livello mondiale, dove si prevede una storica carestia dei raccolti per effetto del crollo della produzione anche in Grecia con circa 240 milioni di chili (-20%) ed in Tunisia dove non si supereranno i 110 milioni di chili (-21%), mentre in Spagna, che si conferma leader mondiale, si stimano circa 1400 milioni di chili, in linea con l'anno scorso. In controtendenza la Turchia, che aumenta la produzione del 33% per un totale di 190 milioni di chili.

Il risultato è una previsione di produzione mondiale a 2,785 miliardi di chili in calo del 9%, con conseguenti tensioni sui prezzi che si prevedono in forte rialzo per effetto della corsa all’acquisto dell’olio nuovo. I cambiamenti si faranno sentire sul carrello della spesa, soprattutto in Italia, dove i consumi di olio EVO Made in Italy a persona, sono attorno ai 9,2 chili all’anno, dietro la Spagna con 10,4 chili e la Grecia che con 16,3 chili domina la classifica. I prezzi alla borsa merci di Bari - che è la più rappresentativa a livello nazionale - sono in significativo aumento con un balzo nell’ultima settimana del 14% per l’extravergine rispetto all’inizio dell’anno. Le previsioni Ismea/Unaprol, che classificano l’Italia come secondo produttore mondiale nel 2016/17, indicano che la Puglia si conferma essere la principale regione di produzione nonostante il calo, mentre al secondo posto si trova la Calabria con una riduzione della produzione inferiore alla media nazionale e sul gradino più basso del podio, si trova la Sicilia dove il taglio dovrebbe essere più marcato a causa  delle condizioni meteorologiche primaverili, che hanno causato perdite in fioritura. Complessivamente nel Mezzogiorno si stima un calo produttivo del 39%, al nord di appena il 10% mentre al centro del 29%, con la Toscana in linea con questa riduzione.

“Con l’approvazione dei piano olivicolo nazionale si è aperto un percorso di crescita del vero olio EVO Made in Italy sul quale fare leva per incrementare la produzione nazionale, sostenere attività di ricerca, stimolare il recupero varietale e la distintività a sostegno della competitività del settore”, ha affermato il presidente di Coldiretti Roberto Moncalvo nel sottolineare che “l’Italia può contare su oltre 250 milioni di piante di ulivo e oltre un milione di ettari di terreno coltivato, con il maggior numero di oli extravergine a denominazione (44) in Europa e sul più vasto patrimonio di varietà d’ulivo del mondo (395) che garantiscono un fatturato al consumo stimato in 3,2 miliardi di euro nel 2015”.

Alla manifestazione di oggi, sono presenti anche 2500 giovani agricoltori assieme al Presidente Nazionale Coldiretti Giovani Impresa, Maria Letizia Gardoni, che ha dichiarato “Siamo qui oggi per chiedere al Governo Italiano di tutelare con tutti i mezzi a sua disposizione non solo, uno dei prodotti più significativi del Made in Italy, ma anche il lavoro di tanti giovani imprenditori agricoli che desiderano investire in agricoltura per realizzare un proprio progetto d’impresa, in uno dei settori produttivi che ha reso grande il nostro Paese nel mondo. L’olio EVO Made in Italy, è il prodotto più rappresentativo della dieta mediterranea, ma anche il più falsificato, spesso a danno non solo della qualità, ma anche della salubrità del prodotto, nonché il più soggetto a pratiche non conformi alla normativa vigente. Per questo motivo per anni ci siamo battuti per regole chiare e trasparenti che permettano al consumatore di compiere scelte consapevoli, in grado di soddisfare i propri gusti e riconoscere la giusta remunerazione agli agricoltori”.

Con gli agricoltori, il presidente della Coldiretti Roberto Moncalvo e l’intera giunta nazionale accoglieranno il premier Matteo Renzi insieme al ministro delle Politiche Agricole Maurizio Martina.