7 Ottobre 2014

Internet Festival #openfoodacademy: agroalimentare 2.0 e Made in Italy

Appuntamento il 10 e 11 ottobre prossimi  con l’ #OPENFOODACADEMY, evento dove si cercherà di focalizzare l’attenzione sulla relazione tra il network e il food; tutto questo nell’ambito dell’Internet Festival che, per quattro giorni, animerà la città di Pisa.
L’#openfoodacademy avrà come protagonista tutta la filiera produttiva dell’alimentazione.  Si tratterà di una riflessione generale con l’obiettivo di immaginare come le nuove tecnologie, possano aiutare i consumatori ad avere accesso a cibi qualitativamente garantiti, quindi sani e, prodotti alimentari ottenuti secondo principi morali.

Dibattiti che riguardano l’intero ecosistema e che parlano di un’ agricoltura sempre più 2.0. Un tema attuale, che sarà sicuramente fondamentale anche nella prossima Esposizione Universale di Milano 2015 con Nutrire il Pianeta, Energia per la Vita.
Durante l’ #openfoodacademy si cercherà di re-immaginare il futuro del food attraverso conoscenze tradizionali e attuali, tecnici e tecnologici, per dare spazio a nuove proposte e  soluzioni tecnologiche con lo scopo di aggiungere un diverso punto di vista sulle sfide di EXPO2015.

5 i tavoli tematici:

  • #hackingfoodsystem: Il food come bene comune
  • #nextfood: Food tra tradizione e innovazione
  • #ruralsocinn: Il cibo proviene dalla terra e non solo da un fornello
  • #smartrurality: Food, innovazione e social media
  • #openfood: Cibo, trasparenza e bigdata

Due giorni di lavoro condiviso su tematiche legate al futuro e all’innovazione nel food.  In particolare venerdì 10 Ottobre, dalle 10 alle 10.25 ci sarà il Keynote Speech a cura di Alex Giordano che illustrerà la Social Innovation applicata al contesto agroalimentare.
Proprio riguardo dell’agroalimentare, ecco la dichiarazione del nostro Presidente Maria Letizia Gardoni:

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“L’agroalimentare 2.0 è quella realtà economica e sociale che permette al vero Made in Italy di potersi raccontare, scavalcando ogni tipo di confine spazio-temporale. Oggi più che mai c' è la necessità di puntare su piccoli distretti territoriali fatti di storia, sostenibilità e persone, e di metterli in connessione tra loro e con esperienze diverse e lontane affinché le nicchie dell’ eccellenza italiana possano trovare riconoscibilità ed opportunità anche al di là dei confini conosciuti. Un potenziale inestimabile che necessita però di un'adeguata alfabetizzazione digitale di produttori e consumatori e di un'adeguata infrastruttura di rete per superare quel dannoso gap economico ed occupazionale generato dal digital divide”.