29 Aprile 2015

Xylella fastidiosa: no strage ulivi sani, serve stato calamità

Non è possibile accettare passivamente la strage degli ulivi sani proposta dalla Commissione Europea, dalla quale si attendono peraltro ancora misure concrete di sostegno agli agricoltori colpiti dalla calamità della Xylella fastidiosa, di cui i veri responsabili sono i mancati controlli alle frontiere dell’Unione. È quanto afferma il presidente della Coldiretti, Roberto Moncalvo, nel commentare le misure anti-xylella varate dal Comitato per la salute delle piante dell’Unione Europea, che dovrà ora essere formalmente adottata dalla Commissione per l’entrata in vigore, prevista entro un mese circa dalla data odierna.

“È assurdo e inaccettabile - sottolinea Moncalvo - pensare di eradicare tutte le piante infette più tutte quelle ospiti, a una distanza di 100 metri, a prescindere dallo stato di salute, poiché questa soluzione avrebbe costi improponibili e causerebbe danni economici e ambientali inaccettabili, oltre a rischiare di spazzare via centinaia di anni di storia delle aree del Salento. Sul fronte istituzionale occorre accelerare l’iter per il riconoscimento dello stato di calamità, avviato dal Parlamento per poter alleviare il problema delle scadenze contributive e fiscali per le aziende agricole colpite dalla calamità, oltre a quelle relative al pagamento dei mutui."

"Da parte nostra siamo mobilitati per arginare il contagio - precisa Moncalvo - con la diffusione capillare di buone pratiche agricole, ma anche con il sostegno e il coordinamento dell’attività di ricerca fondamentali per difendere le 11 milioni di piante millenarie del Salento e salvare un bene della Puglia, dell’Italia e dell’intera umanità.  In questa occasione vogliamo però anche riaffermare a tutti i cittadini che la xylella fastidiosa non mette minimamente in dubbio la qualità e la sicurezza alimentare dell’olio extravergine."