20 Maggio 2017

Voucher: con la loro abrogazione, cinquantamila giovani lontani dai campi

Voucher, la loro abrogazione è una grossa perdita di opportunità di lavoro per ben cinquantamila giovani studenti, ma anche pensionati e cassa integrati che proprio con un impiego in campagna - sia nella stagione primaverile, che in quella estiva - avevano uno strumento valido per guadagnare lavorando in ambito agricolo. In questo momento è quindi molto importante e necessario cercare di costruire ex-novo uno strumento che possa rispondere alle stesse esigenze delle imprese e dei lavoratori, per non perdere opportunità occupazionali.

L’impiego dei voucher in agricoltura è stato pari ad appena l’1,6% del totale, praticamente stabile da cinque anni perché è l’unico settore che è rimasto “incatenato” all’originaria disciplina “sperimentale” con tutte le iniziali limitazioni, solo lavoro stagionale e solo pensionati, studenti e percettori di integrazioni al reddito. In agricoltura sono stati venduti nel 2016 solo 2.210.440 voucher, addirittura in calo rispetto all’anno precedente e più o meno gli stessi del 2012, per un totale di oltre 380mila giornate di lavoro che hanno aiutato ad avvicinare al mondo dell’agricoltura giovani studenti e a mantenere attivi molti anziani pensionati nelle campagne senza gli abusi che si sono verificati in altri settori.

Adesso che i voucher sono stati aboliti, occorre dunque individuare una valida alternativa perché, proprio con l’abrogazione della disciplina del voucher, il sistema agricolo è stato doppiamente penalizzato in quanto, se da una parte non si riscontravano nel settore indizi di abnorme e fraudolento utilizzo da dover correggere, dall’altra certamente l’intero percorso di emersione intrapreso dal 2008 ad oggi rischia, in assenza di interventi adeguati, di andare perduto. Ricordiamo poi che lavorare nel settore agricolo, oggi come oggi, rappresenta davvero una concreta opportunità di impiego con l'obiettivo di realizzare il proprio futuro: lo raccontiamo spesso attraverso le Storie dei nostri giovani che non senza difficoltà, sono riusciti in un settore spesso considerato obsoleto, ma che in realtà è una miniera di opportunità infinite che aspettano solo di essere scoperte e quindi sfruttate e soprattutto reinventate.