17 Dicembre 2015

Un Natale da record: tanto Made in Italy sulle tavole estere

Quello del 2015 sarà un Natale da record storico per il Made in Italy alimentare, sulle tavole di tutto il mondo, grazie all’export di vini, spumanti, grappa e liquori, panettoni, formaggi, salumi e pasta che, solo per il periodo di Natale, supera i 3 miliardi di euro, in aumento dell’8% E’ quanto emerge dall’analisi Coldiretti Il Natale sulle tavole degli italiani, presentata in occasione dell'Assemblea Nazionale, sulla base delle proiezioni relative al mese di dicembre 2015.

IL BOOM DEL MADE IN ITALY SULLE TAVOLE DEL NATALE ALL’ESTERO

  • spumante (+19%)
  • panettoni (+9%)
  • vini (+8%)
  • pasta (+7%)
  • formaggi (+4%)

(Elaborazioni Coldiretti su dati Istat, relative ai primi nove mesi del 2015).

Un record ottenuto nonostante l’embargo della Russia che, a partire dal 6 agosto 2014, ha sancito il divieto totale all’ingresso di una lista di prodotti agroalimentari, che comprende frutta e verdura, formaggi, carne e salumi. A guidare la classifica di questo Natale all’estero, è dunque lo spumante italiano. Mai così tanti brindisi come quest’anno nel mondo saranno Made in Italy, con la domanda che è cresciuta in valore del 50% in Gran Bretagna e del 32% negli Stati Uniti, che si classificano rispettivamente come il primo e, il secondo mercato di sbocco delle bollicine italiane, le quali però vanno forte anche in Germania che si posiziona al terzo posto. Le richieste sono aumentate del 19% anche da parte dei cugini francesi, sempre molto nazionalisti nelle scelte della tavola.

Nella classifica delle bollicine italiane più consumate nel mondo ci sono nell’ordine:

  • Prosecco
  • Asti
  • Trento Doc
  • Franciacorta.

Quest’anno all’estero si stapperanno più bottiglie di spumante Made in Italy che di champagne francese.

Si tratta di risultati che trainano l’intero settore dei vini, per i quali si registra complessivamente un aumento dell’8% in valore dell’export. Ad essere molto richiesti sono anche i dolci nazionali come panettoni, altri prodotti della pasticceria tipica delle feste, in aumento del 9% in valore e la pasta con un +7%. Cresce anche la domanda di formaggi italiani, che fanno registrare un aumento in valore delle esportazioni del 4%, ma addirittura del 31% per il pecorino e il fiore sardo. “Il record fatto segnare sulle tavole del Natale straniere è significativo delle grandi potenzialità che ha l’agroalimentare italiano che traina la ripresa dell’intero Made in Italy”, ha affermato il presidente della Coldiretti Roberto Moncalvo nel sottolineare che “l'andamento sui mercati internazionali potrebbe ulteriormente migliorare da una più efficace tutela, nei confronti della agropirateria internazionale, che utilizza impropriamente parole, colori, località, immagini, denominazioni e ricette che si richiamano all'Italia per prodotti taroccati, che non hanno nulla a che fare con la realtà nazionale. All'estero sono falsi 2 prodotti alimentari di tipo italiano su 3. In questo contesto è particolarmente significativo il piano per l’export annunciato dal Governo che prevede, per la prima volta, azioni di contrasto all'Italian Sounding all’estero. A questa realtà se ne aggiunge però una ancora più insidiosa: quella dell’Italian Sounding di matrice italiana, che importa materia prima dai paesi più svariati, la trasforma e ne ricava prodotti che, successivamente, vende come italiani senza lasciare traccia, attraverso un meccanismo di dumping che danneggia e incrina il vero Made in Italy, perché non esiste ancora per tutti gli alimenti l‘obbligo di indicare la provenienza in etichetta”.

Anche la Delegata Nazionale dei Giovani di Coldiretti, Maria Letizia Gardoni, ha voluto commentare il successo dell'agroalimentare italiano, all'estero: "Si susseguono i primati del Made in Italy agroalimentare ed il merito è di tutti quegli imprenditori, che producono eccellenze ricercate sempre da più consumatori, su tutti i mercati del mondo. Tra questi tanti giovani agricoltori, che interpretano l’agricoltura secondo i principi della qualità, della trasparenza e dell’etica".