13 Dicembre 2017

UE, via libera alla revisione della PAC

UE, dà il via libera alla revisione della Politica Agricola Comune (PAC) (proposta del pacchetto legislativo Omnibus) che entrerà in vigore dal primo di gennaio 2018: è un risultato importante per le imprese agricole e per il Paese, frutto di un decisivo gioco di squadra.
È quanto afferma il presidente della Coldiretti Roberto Moncalvo nell'esprimere apprezzamento per il voto positivo del Parlamento europeo. “È stato scongiurato il rischio di un rinvio che avrebbe fatto perdere agli agricoltori italiani l’opportunità di applicare le nuove regole” ha sottolineato Moncalvo nell'evidenziare che “il sostegno importante e strategico da parte del Presidente del Parlamento della UE Antonio Tajani e del vice presidente della Commissione agricoltura del Parlamento europeo Paolo De Castro”.
L’accordo prevede importanti novità per la gestione del rischio. Partendo dalla proposta della Commissione di abbassare la soglia di indennizzo contemplata per il nuovo meccanismo di stabilizzazione dei redditi settoriale, la si estende anche alle assicurazioni, portando così al 20% la perdita di prodotto necessaria per l’attivazione, innalzando dal 65 al 70% l’intensità del contributo pubblico, introducendo la possibilità di utilizzare indici economici per la misurazione delle perdite.
Le novità riguardano anche le regole del mercato introducendo nuovi elementi per rafforzare riequilibrare la posizione contrattuale degli agricoltori nella filiera e per aumentare la tempestività degli interventi pubblici in caso di crisi di mercato. Per le regole del greening si introducono elementi di semplificazione rivedendo l’applicazione della diversificazione e delle aree di interesse ecologico adattandole maggiormente alle esigenze delle aziende agricole senza comprometterne la funzione ambientale. In particolare si introducono novità per le colture a riso e viene valorizzato il ruolo ambientale delle colture azotofissatrici che apportano benefici ambientali. Resta infine centrale la figura dell’agricoltore attivo quale beneficiario degli interventi della Politica Agricola Comune.
Ad oggi la PAC contribuisce alla stabilità dell’ambiente rurale e dell’occupazione per 44 milioni di persone che lavorano nella catena agroalimentare.