18 Gennaio 2017

Terremoto: crollate stalle e strutture isolate, è strage di animali

Ad aggravare la già precaria situazione delle aree colpite dal terremoto sono arrivate questa mattina nuove scosse, ancora una volta con epicentro Amatrice, la cittadina laziale duramente colpita dal sisma che questa estate ha sconvolto in Centro Italia.

Ed è così che già si contano animali morti e feriti per il crollo delle stalle rese più fragili dal peso della neve con molte strutture isolate dove non è possibile garantire l’alimentazione del bestiame. E’ l’allarme che emerge dal monitoraggio di Coldiretti sulla base delle segnalazioni giunte dalle zone terremotate che evidenziano una nuova strage di animali in un territorio a prevalente economia agricola con una significativa presenza di allevamenti di pecore e bovini molti dei quali costretti al freddo.

Per le nuove scosse di terremoto nel Maceratese, a Sarnano - sottolinea Coldiretti - sono crollate due stalle con venticinque tra mucche e vitelli e una trentina di pecore, a Gualdo nell’azienda Beccerica sotto le macerie tra morti e feriti sono rimaste circa settanta mucche mentre nell’azienda Lai a crollare è stata la struttura temporanea dove gli animali erano stati sistemati per ripararli dalla bufera di ghiaccio, uccidendo venti tra pecore e agnelli.

Solo nelle Marche – precisa la Coldiretti - si contano ora seicento mucche e cinquemila pecore al freddo nelle neve senza ripari.

Il bilancio del terremoto è destinato a salire perché molte aziende agricole nelle aree terremotate sono isolate ed irraggiungibili per le persistenti nevicate che ostacolano le consegne dei mangimi necessarie all’alimentazione degli animali e la raccolta del latte dagli animali che devono essere munti due volte al giorno. Da giorni la cisterna non passa a ritirare il latte perché le strade bloccate dalla neve, ed è dunque importante l’intervento annunciato dell’esercito per garantire la circolazione. L’azienda agricola Micarelli Gabriele di Accumoli non è raggiungibile e non riesce a dare da mangiare agli animali da giorni mentre in quella di Marco Terribile ad Amatrice è crollata la stalla già lesionata mentre quella nuova appena montata e irraggiungibile.

"Il perdurare delle scosse a cui si sono accumulati eventi metereologici estremi, ha dichiarato Maria Letizia Gardoni delegato nazionale Coldiretti giovani impresa, dimostrano ancora una volta come sia importante ed al tempo stesso fragile il comparto agricolo, per sua natura legato ad una pluralità di fattori incontrollabili. E' per questa ragione che dobbiamo continuare nella nostra azione di sostegno e solidarietà con l'obiettivo di riuscire a rimettere in modo un comparto di valore strategico per l'economia dei luoghi così duramente colpiti dal terremoto e dal maltempo".

Per effetto del maltempo con freddo e gelo è crollata fino al 50% la produzione di latte negli allevamenti delle aree terremotate ma si registra anche un forte aumento degli aborti per lo stress termico a cui sono sottoposti gli animali. Si stima infatti - sottolinea la Coldiretti - che appena il 15% delle strutture di protezione degli animali siano state completate fino ad ora e gli allevatori non sanno ancora dove ricoverare mucche, maiali e pecore, costretti al freddo, con il rischio di ammalarsi e morire, o nelle strutture pericolanti che stanno cedendo sotto il peso della neve e delle nuove scosse