31 Ottobre 2016

Terremoto, appello di solidarietà agli agricoltori di tutta Italia

Terremoto, la terra non smette di tremare e dopo la forte scossa di ieri mattina, è stato fatto un appello agli agricoltori associati di tutta Italia e a tutti gli altri, per l’invio immediato di roulotte e camper per consentire agli allevatori terremotati di non abbandonare le proprie imprese agricole e di continuare ad accudire ai propri animali. A lanciarlo è Coldiretti Marche dopo la nuova scossa che ha colpito il Maceratese e le altre zone aggravando una situazione già drammatica.
La nuova scossa di terremoto, ha causato il crollo di altre strutture e peggiorato ulteriormente la situazione di quelle già lesionate rendendo inagibili, molte abitazioni vicino alle stalle, secondo quanto emerso dal monitoraggio di Coldiretti. Da qui la necessità - con l’arrivo del freddo - di dare alle aziende danneggiate la possibilità di rimanere sul posto, con roulotte e camper per continuare a curare i propri animali (mucche e pecore soprattutto) in attesa dell’arrivo dei moduli abitativi e delle cosiddette guardianie, per il ricovero del bestiame.

Il terremoto ha fatto crollare stalle e fabbricati rurali e lesionato caseifici, strutture aziendali e agriturismi. Secondo un’analisi Coldiretti su dati Istat, nell’area dei nove comuni più colpiti dal sisma (Visso, Ussita, Castelsantangelo sul Nera, Muccia, Pieve Torina, San Ginesio, Camerino, Caldarola, Pievebovigliana) ci sono oltre novecento aziende agricole, attive soprattutto nell’allevamento di mucche e pecore al pascolo, con la produzione di carne e formaggio ed eccellenze come il Vitellone Bianco Igp o il pecorino dei Sibillini. Con l'arrivo delle basse temperature, è dunque urgente l’invio di moduli abitativi nelle campagne per gli allevatori che hanno avuto case e stalle crollate, ma non possono spostarsi per non lasciare soli gli animali. I moduli abitativi sono indispensabili per consentire agli allevatori di continuare a presidiare le proprie stalle e curare gli animali, mucche e pecore, dalle operazioni di mungitura, alla semplice alimentazione. “Per non rassegnarsi all’abbandono e allo spopolamento in un territorio prevalentemente agricolo è indispensabile che le aziende possano continuare a operare – spiega Francesco Fucili, presidente di Coldiretti Macerata, ma occorre anche affrontare quanto prima il problema dei ricoveri per il bestiame, tanto più in vista dell’arrivo delle temperature più rigide, senza dimenticare il pericolo dei lupi”. Intanto continuano le iniziative di solidarietà: Coldiretti Macerata, Consorzio Agrario dell’Adriatico e Pasta Ghigi hanno inviato un primo contingente di seicento chili di pasta per far fronte alle necessità delle popolazioni terremotate.
“E’ un momento molto triste, ha dichiarato Maria Letizia Gardoni, Presidente nazionale dei giovani agricoltori di Coldiretti, che più che mai ci spinge a riflettere sulla reale fragilità del nostro territorio e, al tempo stesso, a riconoscere il grande valore di custodia di chi ogni giorno lo abita e anima. Come Organizzazione saremo vicini anche in termini operativi e non abbandoneremo i territori colpiti dal sisma neanche con il pensiero”.