14 Luglio 2015

Spesa: balzo +10,1% prezzi dei vegetali freschi, +6,6% olio d’oliva

All’uscita dalla deflazione ha contribuito il balzo del 10,1% dei prezzi dei vegetali freschi rispetto allo scorso anno, che insieme all’aumento delle quotazioni dell’olio di oliva del 6,6% e della frutta del 3,2% fa aumentare il carrello della spesa. È quanto emerge da un'analisi sui dati relativi all’andamento dell’inflazione in Italia a giugno 2015, che evidenziano un aumento dell’1% dei prezzi per i prodotti alimentari, 5 volte superiore a quello medio dell’inflazione.

Sull’andamento pesano da una parte fattori stagionali, come il grande caldo che incentiva gli acquisti di vegetali, e il crollo della produzione nazionale di olio di oliva al minimo storico. Si aggiungono elementi strutturali, per cui dopo 6 anni consecutivi di riduzione, i consumi alimentari sono tornati ad aumentare nel 2015. Un cambiamento che deve trasferirsi alle imprese agricole, con un'adeguata remunerazione dei prodotti che in molti casi sono ancora al di sotto dei costi di produzione. La spesa alimentare è la principale voce del budget delle famiglie dopo l’abitazione, con un importo complessivo di 215 miliardi.

Se la ripresa dei consumi alimentari è ancora timida, la spesa legata al Made in Italy e alle produzioni di nicchia segna invece un forte incremento: nelle scelte di molti italiani la qualità prevale sulla quantità. Nell’ambito di questa tendenza va letta anche la crescita dei farmer markets e della spesa a km 0, il cui successo testimonia la sensibilità verso il rispetto della stagionalità dei prodotti. Lo dimostrano la sempre maggiore diffusione dei punti vendita in Italia che aderiscono al circuito di Campagna Amica. Queste iniziative rappresentano il tentativo di riavvicinare città e campagna, di accorciare la filiera, di riscoprire prodotti di stagione e territorio, di promuovere consumi alimentari consapevoli e responsabili.