17 Agosto 2016

Spesa a tavola, record di 12 MLD. Da buon cibo dipende buona vacanza

Non è mai stata così alta la spesa turistica per cibi e bevande con circa un terzo (32%) del budget di italiani e stranieri in vacanza estiva nel territorio nazionale destinato alla tavola per consumare pasti in ristoranti, pizzerie, trattorie o agriturismi, ma anche per acquistare prodotti enogastronomici per un importo complessivo stimato in circa 12 miliardi. Una vera e propria svolta nelle voci di spesa dovuta all’aumento delle presenze di italiani e stranieri ma anche alla ricerca di relax e tranquillità a tavola di fronte ai recenti episodi.

Nell’estate del 2016 – sottolinea la Coldiretti - si registra infatti una positiva inversione di tendenza, con gli italiani che ritornano a mangiare fuori in aumento del 13% rispetto allo scorso anno per un totale del 64% che frequenterà ristoranti, trattorie, agriturismi o pizzerie anche se resta un significativo 36% che invece mangerà soprattutto a casa, propria o di parenti e amici. La convivialità a tavola diventa uno dei principali motivi di svago tanto che il 30% degli italiani ritiene che il successo della vacanza dipenda soprattutto dal buon cibo, secondo l’indagine Coldiretti/Ixe’.

Si evidenzia - continua la Coldiretti - una crescente tendenza degli italiani ad esprimere la propria curiosità turistica a tavola sperimentando piatti locali diversi rispetto a quelli abituali. In vacanza quando mangiano fuori 3 italiani su 4 (74%) chiedono prodotti tipici del luogo in cui si trovano, ma c’è anche uno zoccolo duro del 17% che vuole la stessa cucina di casa a cui è abituato, mentre appena una minoranza del 7% si sente a suo agio con i piatti internazionali. Un atteggiamento che - spiega la Coldiretti -  premia l'agriturismo, dove si prevedono oltre 6,5 milioni di presenze durante l’estate 2016, perché garantisce un ottimo rapporto prezzo/qualità con la scelta che avviene sempre più di frequente attraverso siti come www.terranostra.it o www.campagnamica.it o attraverso l’App Coldiretti “Farmersforyou” attraverso la quale è possibile scegliere dove dormire o mangiare in campagna.

Il 70% degli italiani in vacanza durante l’estate 2016 visita frantoi, malghe, cantine, aziende, sagre, agriturismi o mercati degli agricoltori per acquistare prodotti locali a chilometro zero direttamente dai produttori e ottimizzare il rapporto prezzo/qualità ma - sottolinea la Coldiretti - anche per conoscere la storia, la cultura e le tradizione che racchiude il prodotto. In molti casi la spesa - precisa la Coldiretti - è accompagnata anche dalla possibilità di assaggi e degustazioni “guidate”, che consente di fare una scelta consapevole difficilmente possibile altrove, ma anche di verificare personalmente i processi produttivi in un ambiente naturale tipico della campagna.

“Il cibo e le bevande sono diventate la prima voce di spesa turistica in Italia, ma si classificano anche tra le principali motivazioni che spingono gli arrivi degli stranieri e che influenzano la scelta dei luoghi di villeggiatura”, ha affermato il presidente della Coldiretti Roberto Moncalvo nel sottolineare che “dalle scelte a tavola in vacanza dipende buona parte dell’indotto economico e di circa un milione di lavoratori che trovano occupazione nelle attività turistiche in Italia”. In questo ambito, ha aggiunto il presidente Coldiretti Giovani Impresa Maria Letizia Gardoni, “i giovani giocano un ruolo chiave in quanto hanno fatto della multifunzionalità l’elemento distintivo della propria strategia d’impresa, basta ricordare infatti che il 70% delle imprese under 35 opera in attività rurali, dalla trasformazione alla vendita diretta, dalle fattorie sociali, agli agriasilo e agli agriturismi”.