7 Giugno 2017

Settore alimentare: rincari dei prezzi al dettaglio dei prodotti freschi

Settore alimentare che "vola"  e fa registrare un aumento record del 4,1%:  è il risultato di questa pazza primavera che, con l’alternarsi in pochi mesi di gelate e siccità, bombe d’acqua e grandinate violente, ha provocato all’agricoltura danni ingenti, per oltre un miliardo, con rincari dei prezzi al dettaglio dei prodotti freschi, nonostante si siano verificati crolli nelle quotazioni alla produzione per molte varietà di frutta e verdura.

E’ quanto si afferma nel commentare i dati sul commercio ad aprile divulgati dall’Istat che per effetto dei rincari al consumo evidenziano una marcata crescita" tendenziale delle vendite alimentari in valore del 4,1% mentre al contrario diminuiscono dello 0,7% in valore quelle dei non alimentari. Per quanto riguarda il settore alimentare, gli aumenti maggiori del valore delle vendite si sono registrati nei supermercati (+5%), ipermercati (+4,6%) e nei discount (+4,2%) mentre continuano a soffrire le piccole botteghe in calo dell’1%.

L'agroalimentare è l’attività economica che più di tutte le altre vive quotidianamente le conseguenze dei cambiamenti climatici che influenzano dunque anche la spesa degli italiani, che sono costretti a fare i conti con le fluttuazioni anomale nei prezzi dei prodotti che mettono nel carrello della spesa. In questo momento il settore alimentare è quello più "quotato" da turisti italiani e stranieri: con l'inizio dell'estate, infatti, circa un terzo del budget è destinato proprio alla tavola per consumare pasti in ristoranti, pizzerie, trattorie o agriturismi, come anche cibo di strada o specialità enogastronomiche, con una decisa svolta verso prodotti ad alto valore salutistico nell’estate 2017.

Ricordiamo inoltre che la svolta salutistica, approdata sulle tavole degli italiani, è un cambiamento importante per il nostro Paese che non solo è leader mondiale nel turismo enogastronomico, ma ha anche conquistato nel 2017 il primo posto come come quello più sano al mondo secondo la classifica Bloomberg Global Health Index che analizza le condizioni di salute di 163 Nazioni.