12 Aprile 2017

Riso italiano, a Roma mobilitazione di agricoltori e mondine

Riso italiano, scoppia la guerra con gli agricoltori e le mondine che sono costretti a lasciare in migliaia le risaie delle principali regioni di produzione per un blitz nella Capitale, a Roma, in occasione dell’incontro di settore con il Ministro delle Politiche Agricole Maurizio Martina dal quale sono attese importanti novità. L’appuntamento per salvare il riso italiano è per le ore 9,30 di domani giovedì 13 aprile davanti al Ministero delle Politiche Agricole a Roma in via XX Settembre, 20.

Sotto accusa le speculazioni e gli inganni che mettono a rischio il primato dell’Italia in Europa come dimostra il Dossier La guerra del riso elaborato da Coldiretti con le analisi e le proposte degli agricoltori italiani che saranno illustrate dal presidente Roberto Moncalvo. Sono previste iniziative eclatanti per denunciare pubblicamente i prezzi bassi pagati agli agricoltori, ma anche le condizioni di sfruttamento del lavoro, l’inquinamento ambientale e i rischi per la salute dei prodotti importati low cost dall'Oriente. Nel corso dell’iniziativa, i produttori spiegheranno l’importanza della coltivazione di riso per l’Italia insieme ai consigli per scegliere al meglio e non cadere nell’inganno del falso Made in Italy.

A proposito di prodotti importati, c'è da ribadire che mai così tanto riso straniero è arrivato in Italia come nel 2016. Durante l’anno appena trascorso si è registrato un aumento record del 18% delle importazioni che hanno fatto scattare ben 12 allerte sanitarie da contaminazione, a causa degli arrivi di riso e prodotti a base di riso da Paesi extracomunitari in Europa secondo i dati del sistema di allarme rapido comunitario (RASFF). Il riso italiano è una realtà da primato per qualità, tipicità e sostenibilità che va difesa, con l’obbligo di indicare in etichetta la provenienza, la pubblicità dei nomi delle industrie che utilizzano riso straniero e attraverso interventi comunitari tempestivi ed efficaci nei confronti delle importazioni incontrollate, che prevengano il rischio di perdite economiche per i nostri risicoltori e non agiscano quando i danni si sono già verificati.