9 Gennaio 2015

Riscaldamento globale: dai giovani proposte innovative in agricoltura

Il 2014 sarà ricordato come l’anno più rovente della storia italiana, caratterizzato da un caldo atipico nei mesi autunnali e invernali, ma anche da maltempo e violenti temporali, che hanno avuto effetti drammatici sull’agricoltura nazionale. L’anno appena concluso ha infatti registrato un vero e proprio crollo dei raccolti Made in Italy, che avrà come conseguenza il razionamento di molti prodotti base della dieta mediterranea durante il 2015: negli scaffali troveremo il 35% in meno di olio d’oliva, un calo del 25% per gli agrumi, del 15% per il vino e fino al 50% per il miele. Le imprese agricole italiane devono affrontare gli effetti devastanti di un clima che ogni anno vede il moltiplicarsi di eventi estremi, sfasamenti stagionali, intense precipitazioni, ma anche l’aumento dell'incidenza di infezioni fungine e della proliferazione di insetti che colpiscono le produzioni nazionali.

Il progressivo riscaldamento globale ha gravi conseguenze sull’agricoltura e sui prodotti tipici Made in Italy. Negli ultimi 30 anni, il vino italiano ha fatto registrare un aumento medio nella propria gradazione di ben 1 grado. Si è verificato anche un significativo spostamento della zona tradizionale di coltivazione di alcune colture tipiche del mediterraneo: olive, grano saraceno e pomodori da conserva sono lentamente migrati sempre più al nord. Una situazione che di fatto mette a rischio di estinzione il patrimonio enogastronomico Made in Italy, le cui caratteristiche specifiche derivano essenzialmente o esclusivamente dall'ambiente geografico di produzione, grazie ad una combinazione unica di fattori naturali e umani.

Se da una parte le difficoltà sembrano aumentare (non solo quelle dovute ai cambiamenti climatici, ma anche alla crisi economica), dall’altra si aguzza l’ingegno degli italiani per fronteggiarle. Sono sempre più numerosi i giovani produttori agricoli che hanno deciso di investire in colture inedite nel Bel Paese, riuscendo ad unire con successo tradizione agricola e innovazione. Tra le nuove produzioni, che fino a pochi anni fa non erano mai state coltivate in Italia, troviamo soprattutto frutti tipicamente tropicali, come ad esempio l’avocado e le banane.

L’avocado è stato anche il protagonista degli Oscar Green 2014, che nella sezione regionale della Sicilia ha avuto come vincitore Andrea Passanisi, giovane coltivatore Coldiretti, che di ritorno da un viaggio in Brasile ha deciso di diventare produttore di avocado biologico.