6 Febbraio 2015

Quote Latte: si chiude il regime nel 2015 con nuove multe

Nell’ultimo anno di attuazione del regime delle quote latte, che terminerà il 31 marzo 2015, rischiano di arrivare nuove multe per il superamento da parte dell’Italia del proprio livello quantitativo di produzione assegnato dall’Unione Europea, dopo 4 anni in cui nessuna multa è stata dovuta dagli allevatori italiani. È quanto emerge dal dossier L’attacco alle stalle italiane, presentato dalla Coldiretti in occasione della più grande operazione di mungitura pubblica mai realizzata in Italia e nel mondo e a cui hanno partecipato Ministri del Governo, Governatori delle Regioni, Sindaci, politici, esponenti della cultura, dello spettacolo, del mondo economico e sociale nelle stalle allestite nelle principali città italiane per mungere, dare da mangiare e custodire gli animali.

I dati registrati tra aprile e novembre da Agea confermano il rischio di superare la somma assegnata nella campagna 2014/2015, mostrando un trend del 3,37% in aumento rispetto allo scorso anno. La questione quote latte ebbe inizio 30 anni fa: nel 1983 fu assegnato ad ogni Stato membro dell’Unione una ripartizione nazionale, che doveva essere ulteriormente divisa tra i propri produttori. All’Italia fu attribuita un’aliquota molto inferiore al consumo interno di latte. Le leggi 468 (del 1992), 119 (del 2003) e infine 33 (del 2009) sono state le tappe principali del difficile iter legislativo per l’applicazione delle quote latte, che hanno permesso alla stragrande maggioranza degli allevatori di mettersi in regola.

Con la fine del regime delle quote latte è prevedibile un aumento nel costo della produzione lattiera italiana e comunitaria, che potrebbe aumentare del 5%, secondo le stime della Coldiretti, con il rischio di ripercussioni negative sui prezzi del latte alla stalla e notevoli difficoltà per gli allevamenti da latte, soprattutto quelli che risiedono nelle zone più fragili e sensibili del nostro Paese e dell’Unione.
“Occorre intervenire a livello comunitario e nazionale per preparare con strumenti adeguati un atterraggio morbido all’uscita del sistema delle quote” ha affermato il presidente della Coldiretti Roberto Moncalvo nel sottolineare che “è importante che le risorse previste dal Fondo latte di qualità vadano agli allevatori”.