13 Settembre 2017

Pizza: due su tre fatte con ingredienti stranieri, prodotti locali in hub Nestlé

Pizza, simbolo del Made in Italy nel mondo, spesso è al centro di argomentazioni che riguardano gli ingrediente con cui viene preparata. Due pizze su tre, infatti, sono realizzate con l'utilizzo di ingredienti stranieri, è quindi molto importante l’utilizzo di prodotti Made in Italy per tutelare l’immagine sia in Italia che all’estero di uno dei prodotti più rappresentativi del Belpaese.

Ad affermarlo è Coldiretti in occasione della presentazione del progetto del gruppo Nestlé per trasformare lo stabilimento della Buitoni di Benevento in un hub internazionale della pizza surgelata. La Nestlé potrebbe per le materie prime che gli occorrono, stringere accordi di fornitura locali, dalla mozzarella alle farine di grano italiano, dalle passate di pomodoro all'olio extravergine d’oliva, fino alle verdure, ai salumi e a tutto ciò che può servire per realizzare la pizza che andranno a produrre.

In questo modo il progetto per l’hub della pizza surgelata non resterebbe un semplice fatto logisitico e di immagine, ma porterebbe un reale valore al territorio. Se all’estero la pizza, lo ribadiamo, prodotto simbolo del Made in Italy è spesso “sfregiato” con l'impiego di ricette improbabili, il problema dell’originalità degli ingredienti riguarda in realtà anche l’Italia, dove quasi due pizze su tre servite sono ottenute da un mix di ingredienti provenienti da migliaia di chilometri di distanza senza alcuna indicazione per i consumatori, come la mozzarella proveniente dalla Lituania oppure il concentrato pomodoro che arriva dalla Cina; ma c’è anche chi utilizza l’olio proveniente dalla Tunisia e il grano che arriva dall'Ucraina.