22 Gennaio 2015

Ogm: divieto in Italia, bene impegno governo e regioni

È positivo l’impegno assunto da Regioni e Governo per mantenere in Italia il divieto di coltivare Ogm, come chiedono quasi 8 italiani su 10. È quanto afferma il presidente della Coldiretti Roberto Moncalvo nel commentare l’impegno del Governo per approvare un nuovo decreto interministeriale, come richiesto anche dalla Conferenza delle Regioni, che proroghi il divieto di coltivazione sul territorio italiano del mais Mon810, in vista della scadenza prevista per l’11 febbraio.

Si tratta di un’esigenza - sottolinea Moncalvo - in attesa del via libera finale alla direttiva europea, che consentirà ai Paesi membri dell'Ue di limitare o proibire la coltivazione di organismi geneticamente modificati (ogm) sul territorio nazionale, anche se questi sono autorizzati a livello europeo. Per l’Italia, gli organismi geneticamente modificati (ogm) in agricoltura - continua Moncalvo - non pongono solo seri problemi di sicurezza ambientale, ma soprattutto perseguono un modello di sviluppo che è il grande alleato dell'omologazione e il grande nemico del Made in Italy.

Nell’Unione Europea, nonostante l’azione delle lobbies che producono Ogm, nel 2013 sono rimasti solo 5 (su 28) i paesi a coltivare ogm: Spagna, Portogallo, Repubblica Ceca, Slovacchia e Romania. Si contano appena 148mila ettari di mais transgenico MON810 piantati nel 2013, la quasi totalità in Spagna (136.962 ettari). Si tratta quindi di fatto di un unico Paese (la Spagna) dove si coltiva un unico prodotto (il mais MON810).