10 Ottobre 2016

Obesity day, il 49% degli italiani ha seguito una dieta nell’ultimo anno

Obesity day, quest’anno si festeggia  con quasi la metà degli italiani (49%) che hanno seguito una dieta nell’ultimo anno. E’ quanto emerge da una indagine Coldiretti/Ixe’ divulgata in occasione dell'Obesity day 2016 dedicato al problema del sovrappeso e dell’obesità, che ricorre in tutto il mondo il 10 Ottobre. Secondo l’indagine il 25% degli italiani nell’ultimo anno ha seguito una dieta dimagrante, mentre un sostanzioso 14% ha cambiato il proprio regime alimentare a causa di una patologia come diabete, pressione alta, colesterolo o celiachia. Un'esigenza determinata dalla presenza in Italia di quasi 6 milioni di obesi e di 21 milioni in sovrappeso, poco meno del 60% del totale della popolazione.

Il problema, anche se diffuso in modo capillare lungo tutta la penisola, riguarda maggiormente i maschi nelle regioni del mezzogiorno con ampi tratti di costa come il Molise dove gli oversize raggiungono il record del 64,8%, la Campania (61,6%), la Sicilia (60,6%) e la Puglia (59,1%) mentre per le femmine, la Basilicata (46,5%), la Puglia (44,1%), la Campania (43,7%), il Molise (43,4 per cento) e la Sicilia (40,8%).
Sul versante opposto i cittadini più in forma si trovano in Trentino-Alto Adige, in Valle d’Aosta, in Piemonte e in Lombardia, che non hanno lo sbocco al mare, ma che possono approfittare dei grandi laghi per mettersi in libertà. Si registra tuttavia una tendenza verso il miglioramento degli stili alimentari che passa attraverso la riscoperta della dieta mediterranea. Nel 2015 si è avuta una svolta, con un aumento degli acquisti che va dal +5% per il pesce, al +19% per l’olio di oliva, ma cresce anche la spesa per la frutta (+5%), per gli ortaggi freschi (+3%) e per la pasta secca (+1%). Una storica inversione di tendenza che ha fatto registrare un boom nel 2016 con i consumi di frutta e verdura che hanno raggiunto il massimo dell’ultimo quadriennio, per effetto di un aumento annuale medio di 3 chili di frutta e verdura per persona. Il risultato è che quest’anno il consumo procapite di frutta e verdura sfiorerà i 320 chili a testa.

La dieta mediterranea fondata principalmente su pane, pasta, frutta, verdura, olio extravergine e il tradizionale bicchiere di vino consumati a tavola in pasti regolari, ha consentito agli italiani fino ad ora di conquistare il record nella longevità: nell’Unione Europea l’Italia si colloca al primo posto con 80,3 anni per gli uomini e al terzo per le donne con 85,2 anni. Un ruolo importante per la salute riconosciuto anche con l’iscrizione della dieta mediterranea nella lista del patrimonio culturale immateriale dell'umanità dell'Unesco che è avvenuto oltre 5 anni fa, il 16 novembre 2010.