14 Dicembre 2016

Natale 2016, 1 italiano su 4 in attesa della tredicesima

Natale 2016 alle porte e, sono tantissimi gli italiani che ancora non hanno fatto shopping, perché in attesa di ricevere la tredicesima mensilità. Secondo un recente sondaggio, sembra che il 43% degli italiani che riceveranno la tredicesima, la destineranno al pagamento di tasse, mutui, rate e bollette, ma più di un italiano su quattro la userà per la corsa ai regali. C'è anche da dire che il prossimo pagamento delle tredicesime, arriverà in concomitanza dell’ingorgo fiscale del 16 dicembre, data in cui è previsto anche il pagamento dell’Imu. Un 26% di italiani sembra che destinerà la tredicesima al risparmio, mentre un altro 5% ne farà altro, oppure, preferisce non rispondere. Tra le spese più gettonate di questo Natale 2016, si evidenziano quelle utili e all’interno della famiglia: si preferisce scegliere prodotti che non vanno sprecati, oppure oggetti o servizi a cui non è stato possibile accedere durante l’anno.

L’enogastronomia cresce anche per l'affermarsi di uno stile di vita attento, alla riscoperta della tradizione a tavola, che si esprime con la preparazione fai da te di ricette personali per serate speciali o con omaggi per gli amici, che ricordano i sapori e i profumi della tradizione del territorio. Molti opteranno per l'acquisto di prodotti Made in Italy, anche per aiutare l’economia nazionale o garantire maggiori opportunità di lavoro a sostegno della ripresa, con particolare attenzione a quelli provenienti dalle aree terremotate. Proprio per questo motivo, il 15 dicembre a Piazza Navona, a Roma, gli agricoltori delle zone danneggiate dal sisma, offriranno con Campagna Amica, le esclusive specialità locali e, sarà possibile anche comporre diverse tipologie di pacchi natalizi, con i prodotti caratteristici delle aziende agricole terremotate. Si tratterà di un'occasione unica per conoscere le storie di chi, con grande coraggio, dignità e dedizione, nonostante le difficoltà, è rimasto a vivere e lavorare nelle campagne delle zone devastate. Il terremoto ha colpito un territorio prevalentemente agricolo e, con una significativa presenza di allevamenti che è importante sostenere concretamente, affinché la ricostruzione vada di pari passo con la ripresa economica che, in queste zone, significa soprattutto cibo e turismo.