22 Giugno 2016

Maturità 2016: il “Valore del Paesaggio” la traccia più gettonata

La prima giornata di prova scritta della maturità 2016, ha visto protagonista il tema d'Italiano: diversi gli argomenti da sviluppare tra cui anche il saggio storico-politico, intitolato "Il valore del paesaggio". Il valore a cui si fa riferimento, dipende soprattutto dall’agricoltura che copre il 55% del territorio italiano e ne disegna in modo profondo le forme ed i colori.
Quella richiesta agli studenti impegnati nella maturità 2016, è una riflessione importante sulle opportunità di sviluppo che possono venire dalla riscoperta dell'Italia, nella sua armonia e bellezza paesaggistica, che deve però tradursi in una maggiore attenzione nei confronti di una attività come quella agricola insostituibile nel presidio del territorio.

Dalle colline pettinate dai vigneti, agli ulivi secolari; dai casali in pianura, alle malghe di montagna, dai verdi pascoli ai terrazzamenti fioriti l’agricoltura segna in modo indelebile il paesaggio italiano nelle diverse stagioni. L’ultima generazione è responsabile della perdita in Italia del 28% della terra coltivata per colpa della cementificazione e dell’abbandono, provocati da un modello di sviluppo sbagliato, che ha ridotto la superficie agricola utilizzabile in Italia negli ultimi 25 anni ad appena 12,8 milioni di ettari.

Per proteggere il paesaggio, l’Italia deve difendere prima di tutto il proprio patrimonio agricolo e la sua disponibilità di terra fertile con un adeguato riconoscimento sociale, culturale ed economico del ruolo dell’attività agricola che può partire solo dalle nuove leve, come dimostra il fatto che la traccia sul valore del paesaggio sia risultata la più gettonata secondo ScuolazooUn percorso quello auspicato, che trova una prima conferma nel fatto che i giovani considerano l’agricoltura una nuova attrattiva imprenditoriale. Infatti, come emerge da un’analisi Coldiretti su dati Istat, nel 2015 nelle campagne è stato registrato il tasso di crescita più elevato dell’occupazione giovanile  rispetto ad altri settori economici con un aumento record del 35%. Inoltre il rinnovato interesse per il settore è testimoniato anche dal maggior numero di studenti degli istituti agrari; un trend positivo che dal 2014 non sembra destinato a diminuire.