23 Gennaio 2015

Maltempo: milioni di danni nel catanese, contraccolpo su agricoltura

L’ondata di maltempo che ha investito il catanese con tempeste, grandine e trombe d’aria, ha provocato milioni di euro di danni alle colture e alle strutture, nonché alla viabilità interna nelle campagne della provincia di Catania. Un primo monitoraggio della zona evidenzia una situazione drammatica, con alberi abbattuti, muretti a secco divelti, con una consistente perdita dei raccolti di agrumi e ortaggi. Si teme anche per la produzione di carciofi dopo le intense piogge nel calatino (Castel di Judica, Caltagirone e Palagonia) e la forte grandinata su Ramacca. Immensi danni stimati nella zona Acireale, Giarre e Fiumefreddo dove, oltre al violento temporale, si è manifestata una tromba d’aria che ha abbattuto moltissimi alberi. Non sono rimaste indenni da pioggia e grandine neanche la Piana di Catania e i paesi alle pendici dell’Etna (Misterbianco, Motta, Paternò e Biancavilla).
Coldiretti sta realizzando un monitoraggio della situazione che è in continua evoluzione. Si teme anche per l’annuncio di nuove perturbazioni che potrebbero abbattersi sull’isola.

Questo è solo l’ultimo episodio di maltempo che ha colpito l’Italia, dopo un 2014 caratterizzato da un clima anomalo che ha battuto tutti i record italiani, classificandosi come il più caldo della storia dal 1880, ma anche uno degli anni più piovosi, con il 16% di pioggia in più rispetto alla media. Secondo i dati Isac Cnr, stiamo assistendo a cambiamenti climatici che hanno causato lo sconvolgimento delle stagioni, provocando pesanti effetti sulla natura, come ne è testimonianza il crollo senza precedenti dei raccolti Made in Italy. Se l’anno passato ha visto diminuire dell’11% il reddito agricolo reale dell’Italia, il 2015 sarà segnato da sostanziali cambiamenti dei prodotti presenti sugli scaffali dei supermercati:

  • -35% di olio d’oliva
  • -25% di agrumi
  • -15% di vino
  • -50% di miele.

“Con il crollo dei raccolti nazionali aumenta il rischio di portare in tavola prodotti spacciati per Made in Italy ma provenienti dall’estero, spesso di bassa qualità” ha affermato il presidente della Coldiretti, Roberto Moncalvo, nel sottolineare che “il  consiglio è dunque quello di verificare con attenzione l’origine in etichetta,  almeno su quei prodotti come l’olio, il miele e gli agrumi freschi dove è in vigore l’obbligo di indicare la provenienza, oppure di rivolgersi direttamente ai produttori nelle aziende agricole, negli agriturismi o nei mercati di Campagna Amica, ma anche cercare sulle confezioni il caratteristico logo (Dop/Igp) a cerchi concentrici blu e gialli, con la scritta per esteso nella parte gialla Denominazione di Origine Protetta o Indicazione Geografica Protetta, mentre nella parte blu compaiono le stelline rappresentative dell’Unione Europea”.