15 Ottobre 2015

Maltempo Italia: ingenti danni all’agricoltura

Maltempo italia: un'ondata nelle ultime ore si è abbattuta dall’Abruzzo al Lazio fino alla Campania, causando ingenti danni all’agricoltura. Numerose le aziende agricole che sono finite sott’acqua per effetto delle precipitazioni, che hanno fatto tracimare i fiumi provocando allagamenti a macchia di leopardo dei campi coltivati, con milioni di euro di danni. È quanto emerge da un primo monitoraggio della Coldiretti, che segnala la necessità di verificare le condizioni per la dichiarazione dello stato di calamità nelle zone più colpite. Campi allagati, verdure distrutte e semine perdute, ma anche frane e smottamenti che ostacolano la viabilità interna.

Nel fucino, in Abruzzo, dai sopralluoghi si segnalano danni a coltivazioni di ortaggi a foglia larga, carote Igp del Fucino e patate. Coldiretti ha messo a disposizione i trattori per affrontare le situazioni di emergenza. Campagne sott’acqua anche nel Lazio, dove nel frusinate sono andate perse le semine appena effettuate e le coltivazioni orticole, mentre in Campania, nel beneventano, si sono verificati danni ai vigneti di Aglianico e Falanghina, con aziende isolate a causa di frane e smottamenti. In Italia l’82% dei comuni ha parte del territorio a rischio idrogeologico, ma la percentuale sale nei territori colpiti dal maltempo: dal 98% al 96% dell’Abruzzo fino al 92% nel Lazio.

A questa situazione non è estraneo il fatto che negli ultimi 10 anni sono stati sottratti all’attività agricola 690mila ettari, da destinare alla cementificazione o a causa dell’abbandono, soprattutto nelle aree interne, con un impatto drammatico sull’assetto idrogeologico del territorio. Si tratta di un territorio vasto, quasi come 1 milione di campi da calcio, abbandonato o occupato dal cemento, che non riesce ad assorbire la violenta caduta dell’acqua provocata dai cambiamenti climatici. Anche per questo, oggi più di 8 comuni italiani su 10 (82%) hanno parte del territorio a rischio frane e alluvioni, con quasi 8,6 milioni di cittadini che vivono o lavorano in aree considerate ad alto rischio idrogeologico.