2 Marzo 2015

Made in Italy: record export spumante (+20%), sorpassa champagne

Con un balzo del 20% nelle bottiglie spedite all’estero, lo spumante Made in Italy sorpassa lo champagne e conquista le tavole nel mondo con un record storico. È quanto emerge da un’analisi sulla base dei dati Istat riguardo al commercio estero nel 2014, che evidenzia un ulteriore segnale di uscita dell'Italia dalla crisi. All'estero non sono mai state richieste così tante bollicine italiane: il 2014 si è chiuso con la spedizione oltre frontiera di più di 320 milioni di bottiglie di spumante, il record di sempre.
Si è dunque verificata un’inversione di tendenza e nel mondo si è bevuto più spumante italiano che champagne, le cui esportazioni si sono fermate a 307 milioni di bottiglie, con un debole aumento dello 0,7%. Curioso è peraltro il fatto che nel 2014 sono state esportate in Francia ben 9,8 milioni di bottiglie di spumante Made in Italy, mentre in Italia sono arrivate solo 5,8 milioni di bottiglie di champagne.

Un risultato importante in vista dell’Expo 2015, poiché dall’inizio della crisi nel 2007 le bottiglie di spumante Made in Italy spedite all’estero sono quasi raddoppiate, con un aumento nei Paesi in cui la presenza era già consolidata, ma anche con la conquista di nuovi mercati come la Cina, che ha fatto registrare un vero e proprio boom nel consumo delle bollicine Made in Italy (+90% in quantità rispetto all’anno scorso). Nella classifica degli spumanti preferiti nel mondo ci sono nell’ordine: Prosecco, Asti e Franciacorta.
In ascesa anche le esportazioni nel Regno Unito (+45%), che scavalca gli Stati Uniti per consumi (+14%) e diventa il primo mercato di riferimento per le bollicine tricolori, mentre la Germania scende al terzo posto con le esportazioni che restano praticamente stabili.

A pesare è il fatto che, a pari passo con il successo, crescono le imitazioni: falsi Made in Italy vengono realizzati addirittura in Crimea dove, nonostante la guerra, si è iniziato a produrre falso Prosecco, che in sfregio alle norme di tutela delle denominazioni viene venduto nelle grandi catene di supermercati dell’est Europa. Ma in commercio ci sono anche bottiglie di Kressecco e di Meer-Secco, prodotte in Germania ma che richiamano palesemente al nostrano Prosecco.
Il risultato positivo delle esportazioni dello spumante italiano traina l¹intero comparto del vino, che si classifica come la principale voce dell’export agroalimentare nazionale, con oltre la metà delle bottiglie prodotte in Italia consumate all’estero, dove si realizza un fatturato record di oltre 5 miliardi. A preoccupare quest’anno il crollo della produzione nazionale dovuta al maltempo, che ha tagliato del 15% i raccolti, con la vendemmia 2014 che con 41 milioni di ettolitri è stata la più scarsa dal 1950.

IL BOOM DELLO SPUMANTE MADE IN ITALY ALL'ESTERO 

Cina: +90%

Gran Bretagna: +45%

Stati Uniti: +14%

TOTALE: +20%

Fonte: elaborazioni Coldiretti su dati Istat in quantità relativi ai primi 11 mesi del 2014