18 Gennaio 2016

Made in Italy, in Iran export raddoppierà in 3 anni

Con la fine delle sanzioni, le esportazioni di Made in Italy agroalimentare in Iran dovrebbero raddoppiare nell’arco dei prossimi 3 anni, per raggiungere i 40 milioni di euro nel 2018. E’ quanto si afferma sulla base delle stime Nomisma, dopo la fine delle sanzioni imposte alla Repubblica Islamica dell’Iran. L’80% dell’export agroalimentare Made in Italy in Iran è costituito da prodotti trasformati, mentre il restante 20% da prodotti agricoli. Nel dettaglio l’olio di oliva  rappresenta la principale voce dell’agroalimentare Made in Italy sul mercato iraniano, con un peso sul totale dell’export di settore del 15%.

Altri prodotti italiani acquistati sono:

i mangimi (13%)

i semi di ortaggi (12%)

altri tipi di oli vegetali (10%)

dolci (6%)

aceti (4%)

Per adesso è marginale il ruolo dell’export di pasta, che vale poco più di 100.000 Euro, di cui però l’Italia detiene una posizione di leadership. L’eliminazione delle sanzioni, porterà a un miglioramento della congiuntura economica iraniana che incide direttamente sui consumi alimentari, dove è facile prevedere per i prossimi anni una crescita delle vendite di beni alimentari d’importazione. Una aspettativa giustificata dal crescente appeal che gli stili occidentali suscitano nei consumatori iraniani, soprattutto tra la classe media ed i giovani e anche dalla prossima apertura di nuovi ipermercati di stampo occidentale sul territorio iraniano. Lo stesso presidente Hassan Rouhani ha annunciato che l’”Iran ha bisogno di investimenti stranieri pari a 30-50 miliardi di dollari all'anno per raggiungere il target di crescita dell'8%”.