3 Gennaio 2017

Made in Italy, ecco il primo biscotto certificato 100% italiano

Grazie all’intesa Coldiretti Basilicata e il Biscottificio “Di Leo” nasce il primo biscotto certificato 100% Made in Italy. Si tratta di un prodotto di altissima qualità per la cui produzione viene impiegato tassativamente grano tenero Bramante seminato esclusivamente nella provincia di Matera, valorizzando così un aspetto fondamentale del territorio eletto Capitale Europeo della cultura nel 2019. Dieci produttori cerealicoli materani hanno provveduto alla semina di circa 130 ettari di frumento pari a 5 mila quintali di prodotto che sarà utilizzato dal Biscottificio “Di Leo” che ha sostituito l’olio di palma nelle proprie ricette per produrre solo biscotti “oil palm free”. Il protocollo garantisce la genetica del seme coinvolgendo la società sementi SIS mentre a suggellare l’accordo c’è la partecipazione di FdAi (Firmato dagli agricoltori italiani). Si tratta - sottolinea la Coldiretti- della risposta alla crescente domanda di prodotti ad alto valore salutistico ma anche un impegno per valorizzare concretamente il vero Made in Italy sul mercato. Lo chiede un numero crescente di consumatori in una situazione in cui - conclude la Coldiretti - più di un biscotto su due è fatto con grano estero ma non si vede perché non è obbligatorio indicarlo in etichetta.

E’ adesso importante estendere anche a tutti i prodotti da forno l’obbligo di indicare in etichetta il luogo di provenienza della farina utilizzata, esattamente come già pensato per la pasta a cui è stato dedicato un decreto, notificato di recente a Bruxelles e attualmente al vaglio delle Istituzioni comunitarie. La qualità di un alimento dipende, in larga parte, dalle materie prime utilizzate. Negli anni il consumatore ha fatto propria l'idea che sia l'origine a fare la differenza ed è per questa ragione che sono proliferati sugli scaffali alimenti che millantano come origine Made in Italy quando nella realtà solamente la fase della trasformazione avviene nel nostro Paese. Per tale ragione è importante dunque procedere con fermezza nell'operazione di trasparenza sull'origine delle materie prime utilizzate per permettere al consumatore di compiere scelte consapevoli e ai produttori di ricevere dal mercato il giusto reddito per il proprio lavoro.