28 Novembre 2014

Lavoro: gli occupati crescono il triplo in agricoltura

L’agricoltura fa registrare un incremento record dell’1,5% nel numero di occupati, che è pari al triplo del valore medio totale di tutti i settori, nonostante le pesanti difficoltà registrate a seguito del maltempo. E’ quanto emerge da una analisi della Coldiretti relativa al III trimestre del 2014, divulgata in occasione della diffusione dei dati Istat su occupati e disoccupati in Italia.
Il trend positivo dell’agricoltura è particolarmente importante ed è il risultato di una crescita dell’1,4% al nord e del 12,6% al centro, mentre una leggera flessione dell’1,4% si registra al sud. Ad aumentare in campagna sono il numero di lavoratori indipendenti (+3,6%) mentre si riducono in misura contenuta, quelli dipendenti (-0,4%).

La situazione potrebbe evolvere ancora più positivamente grazie alla vendita o dall’affitto dei terreni agricoli pubblici che potranno far nascere oltre 10.000 nuove imprese agricole condotte da giovani, secondo una elaborazione Coldiretti sugli effetti del protocollo d'intesa firmato dalla Conferenza delle Regioni, dal Ministero delle Politiche Agricole, l'Ismea, l'Anci e l'Agenzia del Demanio, che prevede la cessione ai giovani dei terreni agricoli che fanno capo a regioni ed enti locali.
Si tratta, secondo il Dossier della Coldiretti, di oltre 140mila ettari di superficie agricola utilizzata censiti dall’Istat per i quali il programma di dismissione è già in atto per il Demanio e per le Regioni che in molti casi hanno già creato le banche della terra dove censire i terreni pubblici disponibili, ma in alcuni casi anche i terreni incolti dei privati.
Nel dettaglio sono ben 8 le Regioni (Abruzzo, Campania, Liguria, Puglia, Sicilia, Toscana, Umbria,Veneto e Lombardia) che hanno approvato leggi per favorire l’accesso ai terreni pubblici dei giovani imprenditori agricoli, mentre in altre 5 sono in itinere (Calabria, Lazio, Marche e Molise).

Le potenzialità del settore agricolo sono confermate anche nelle scuole secondarie, con gli istituti agrari che fanno segnare quest’anno un aumento record del 39% dall’inizio della crisi nel 2007/2008. Non a caso, secondo un sondaggio Coldiretti/Ixe’ il 57% dei giovani oggi preferirebbe gestire un agriturismo piuttosto che lavorare in una multinazionale (18%) o fare l’impiegato in banca (18%) mentre 4 genitori su 10 consiglierebbero al figlio di fare l’agricoltore.

Le campagne possono offrire prospettive di lavoro sia per chi vuole intraprendere con idee innovative, che per chi vuole trovare un’ occupazione anche temporanea, ha spiegato Moncalvo nel sottolineare che l’esperienza dimostra che molti giovani hanno saputo riconoscere ed incarnare le potenzialità del territorio trovando opportunità occupazionali, ma anche una migliore qualità della vita.
Ora la sfida è portare il valore della trasparenza nelle filiere fino alla grande distribuzione per garantire a tutti gli agricoltori la giusta redditività.