9 Novembre 2015

Latte, Moncalvo: grati al Santo Padre per l’attenzione

“Siamo grati al Santo Padre per il segnale di attenzione nei confronti del lavoro degli agricoltori che impegna tutti alla responsabilità nel difendere la terra, che è un bene collettivo affinchè produca cibo per tutti, oggi e per il futuro”.

E’ quanto ha affermato il presidente della Coldiretti Roberto Moncalvo dal presidio degli allevatori ad Ospedaletto Lodigiano (Lodi) per difendere le stalle, gli animali, i prati ed i pascoli italiani, nel ricordare le parole di Papa Francesco che, al termine dell’Angelus ha auspicato che tutti agiscano come amministratori responsabili di un prezioso bene collettivo, la terra, i cui frutti hanno una destinazione universale nell'esprimere gratitudine al mondo agricolo e, incoraggiando a coltivare la  terra in modo da custodirne la fertilità affinchè produca cibo per tutti, oggi e per le generazioni future, in occasione della Giornata del Ringraziamento promossa dalla Cei che la Coldiretti festeggia dal 1951. Nonostante le difficoltà per gli allevatori nel presidio davanti allo stabilimento della multinazionale è stata celebrata la tradizionale Messa per rendere grazie per il raccolto dei campi e chiedere la benedizione sui nuovi lavori, come è avvenuto nelle parrocchie delle campagne di tutta Italia.
La protesta degli allevatori è continuata anche questa notte e oggi arriveranno manifestanti dalle regioni del centro e del nord Italia per preparare il formaggio con il vero latte italiano, da far assaggiare ai francesi. Si tratta del terzo giorno di mobilitazione che ha coinvolto migliaia di allevatori intenzionati ad andare avanti ad oltranza fino a quando non sarà riconosciuto un giusto prezzo per il latte italiano.
Nel frattempo il continuo afflusso di allevatori della Coldiretti da tutte le regioni, ha reso impossibile l’accesso alle strade limitrofe allo stabilimento della multinazionale francese Lactalis dove decine di camion sono fermi.

Dalla Toscana alla Puglia, dalla Lombardia al Veneto, dal Piemonte all’Emilia Romagna fino al Lazio sono ormai migliaia gli allevatori impegnati nella Guerra del Latte per difendere il lavoro, gli animali, le stalle, i prati ed i pascoli custoditi da generazioni.
Nel presidio ad Ospedaletto Lodigiano (Lodi) davanti allo stabilimento della multinazionale del latte francese Lactalis, che ha conquistato in Italia i grandi marchi nazionali Parmalat, Galbani, Invernizzi e Locatelli, si contano centinaia di trattori parcheggiati mentre sul prato pascolano alcune mucche.
E’ stato allestito un palco su un rimorchio dove sono intervenuti appunto il Presidente Nazionale Moncalvo ed molti dirigenti nazionali e locali della Coldiretti, ma anche il Ministro delle Politiche Agricole Maurizio Martina che ha garantito il sostegno del Governo alla lotta degli allevatori. Alcuni cittadini hanno solidarizzato con i manifestanti offrendo cibi e vino, ma gli stessi allevatori si sono organizzati con la preparazione di una maxirisottata. Le storie di difficoltà dei diversi allevatori si susseguono dal palco, ma è comune la volontà di non mollare. Avete preso i nostri marchi non vi daremo le nostre mucche, gridano in molti. Massiccia la presenza delle forze dell’ordine che stanno garantendo lo svolgimento regolare della protesta.