29 Settembre 2016

Irpef agricola, Renzi annuncia lo stop a partire dal 2017

"La cancellazione dell’Irpef agricola riconosce finalmente la specificità dell’attività agricola che nel fare impresa produce bene comune oltre a benefici sul piano ambientale, paesaggistico e culturale". E’ quanto ha affermato Roberto Moncalvo presidente di Coldiretti, che ha organizzato l’incontro con diecimila agricoltori associati nel corso del quale è intervenuto Premier Matteo Renzi “nel quadro economico del Def, a cui seguirà la Legge di Stabilità il prossimo 15 ottobre, abbiamo previsto a partire dal 2017 la cancellazione della parte di Irpef agricola che le aziende pagano. Un provvedimento – ha detto Renzi - che rientra nella logica del passo dopo passo, dopo che abbiamo tolto Imu e Irap, ma che è anche un’operazione che dà il senso del valore sociale dell’agricoltore e del contadino. In questi ultimi anni in Italia all’agricoltura – ha precisato il Premier - non è stato dato il giusto peso e il giusto ruolo. E’ ora di riprenderci tutti assieme questo ruolo”.

"Una netta inversione di tendenza rispetto agli ultimi decenni che - conclude Moncalvo - restituisce dignità al lavoro nei campi e sostiene la competitività delle imprese agricole italiane che, nonostante le difficoltà, sono cresciute in termini di valore aggiunto il triplo dell’industria e il doppio dei servizi, nel secondo trimestre del 2016".
Dello stesso avviso anche Maria Letizia Gardoni, Delegata Nazionale Coldiretti Giovani Impresa, che ha sottolineato come negli ultimi anni “i nostri giovani agricoltori sono tornati a sporcarsi le mani nella terra perché hanno compreso che il settore dell’agroalimentare italiano rappresenta una forza per il nostro Paese. Si tratta di una svolta in termini di realizzazione sia professionale che personale e, i dati lo confermano; nel 2016 sono aumentati del 12% i ragazzi italiani under 34 anni che hanno scelto di lavorare in agricoltura, una nuova generazione di imprenditori agricoli, allevatori, pescatori e pastori che costituiscono uno dei principali vettori di crescita del settore agroalimentare italiano, grazie anche ad una capillare e rapida acquisizione di processi innovativi che spingono l’occupazione".