14 Giugno 2016

Il cibo Made in Italy è quello preferito dagli stranieri

Il cibo Made in Italy piace moltissimo, a confermare questa testi anche il riconoscimento all’Osteria Francescana di Massimo Bottura, come ristorante migliore del mondo: il cibo Made in Italy ha dunque un grande appeal tanto che due stranieri su tre scelgono di visitare l’Italia, proprio per i prodotti agroalimentari, in vetta alla classifica delle preferenze di acquisto durante le vacanze. C'è grande soddisfazione per il premio assegnato al locale modenese da The World's 50 Best Restaurants, considerato l'Oscar dei cuochi. E’ la prima volta che un locale italiano ottiene il prestigioso riconoscimento. Il trionfo di Bottura è lo specchio del nuovo protagonismo dell’agroalimentare nella ripresa del Paese, con il successo della gastronomia italiana che ha agganciato lo sviluppo della filiera agroalimentare, legandola anche al turismo, alle bellezze paesaggistiche e culturali del Paese.

Lo confermano le scelte degli stranieri con il food shopping che riguarda ben il 62% di turisti esteri e batte nettamente negli acquisti i tradizionali souvenir (50%), l’abbigliamento (48%) e l’artigianato (25%), secondo le elaborazioni Coldiretti sullo studio In viaggio attraverso l’Italia di Confimprese. La passione per il cibo raggiunge l’apice per i russi con una percentuale dell’87%, spinta anche dall’embargo che ha fatto sparire i prodotti italiani dalle loro tavole, ma è trasversale per tutti i Paesi dell’indagine dalla Germania all’Inghilterra, alla Francia, ma anche Usa, Cina, e Giappone. Non a caso l’export agroalimentare Made in Italy ha raggiunto nel 2015 il suo massimo storico, salendo a quota 36,9 miliardi, con un aumento dell’8% rispetto all'anno precedente. Il premio a Bottura rafforza anche il primato enogastronomico conquistato dall’Italia a livello internazionale, dove il Belpaese è l’unico al mondo con 4886 prodotti alimentari tradizionali censiti dalle regioni ottenuti secondo regole tradizionali protratte nel tempo per almeno 25 anni, 283 specialità Dop/Igp riconosciute a livello comunitario e 415 vini Doc/Docg, ma ha ottenuto anche il primato green con quasi 50mila aziende agricole biologiche in Europa e ha fatto la scelta di vietare le coltivazioni ogm a tutela del patrimonio di biodiversità. L’Italia si è portata pure – conclude Coldiretti - al vertice della sicurezza alimentare mondiale con il minor numero di prodotti agroalimentari con residui chimici irregolari (0,5%), quota inferiore di 3 volte alla media europea di 1,5% e di 12 volte rispetto alla media del 5,7% dei Paesi extraeuropei.