2 Settembre 2014

Giustizia, ok riforma, ritardi sono costi occulti Made in Italy

Riformare la giustizia italiana nel senso di una migliore efficienza, significa eliminare un onere occulto a carico delle imprese e migliorare la competitività del Made in Italy.

E’ quanto afferma il presidente della Coldiretti Roberto Moncalvo nell’esprimere apprezzamento per l'impegno del Ministro della Giustizia Andrea Orlando in occasione del Consiglio dei Ministri sulla Riforma della Giustizia. Ci sono le condizioni - sottolinea Moncalvo - per creare un contesto ambientale più favorevole all’esercizio dell’attività di impresa in un momento particolarmente difficile per il Paese.

Coldiretti sostiene l’intenzione di ricorrere alla negoziazione assistita, in particolare attraverso l’incentivazione di figure legali convenzionate con la associazioni a vocazione generale, per conseguire una notevole riduzione del flusso delle cause presso i tribunali e i giudici di pace, con un decremento di 60.000 cause all’anno. Importante anche prevedere il principio per cui chi perde paga per evitare il proliferare di liti temerarie, fonti di inutili lungaggini nel sistema giustizia. Si condivide, poi l’obiettivo di valorizzare la competenza specialistica dei tribunali d’impresa rispetto alle sempre più frequenti cause aventi ad oggetto le contraffazioni del Made in Italy e delle denominazioni di origine italiane.

Infine le misure di contrasto alla criminalità organizzata e ai patrimoni illeciti, anche attraverso l’introduzione della sanzione di autoriciclaggio, sono una risposta ai problemi legati alle agromafie e al bisogno degli imprenditori agricoli di utilizzare e riportare a nuova vita interi territori abusivamente sfruttati e impiegati come discariche a cielo aperto, che tanti danni provocano alla salute e sull’economia del nostro Paese.