10 Ottobre 2017

Giovani e lavoro: +7% imprese under 35 nell’agroalimentare

Giovani e lavoro: cresce del 7% nel primo semestre del 2017 il numero di imprese agricole ed alimentari condotte da under 35. E’ quanto afferma Coldiretti sulla base dei dati Unioncamere a conferma del trend degli ultimi anni che ha evidenziato la forte attrattività del settore per le nuove generazioni.

"L’agricoltura, ha dichiarato Maria Letizia Gardoni presidente dei giovani agricoltori di Coldiretti, si conferma un settore di grande attrattività per i giovani che vedono nel cibo Made in Italy nuove e interessanti prospettive di futuro dai campi alla tavola".

Sulle 812.834 le imprese agroalimentari totali presenti in Italia sono poco meno di 57mila le imprese agricole e dell’industria alimentare guidate da under 35 a fine giugno 2017. E tra queste particolarmente rilevante è la presenza di under 35 nel Mezzogiorno dove hanno trovato opportunità di occupazione alla guida di imprese agroalimentari più di 30mila giovani che hanno valorizzato le risorse del territorio per esprimere la propria creatività.

I giovani prima e meglio di altri, hanno capito che l’Italia per crescere deve puntare su quegli asset di distintività nazionale che garantiscono un valore aggiunto nella competizione globale come il territorio, il turismo, la cultura, l’arte, il cibo e la cucina. L’Italia è leader in Europa nel numero di giovani in agricoltura hanno di fatto rivoluzionato il lavoro in campagna dove il 70% delle imprese under 35 che opera in attività che vanno dalla trasformazione aziendale dei prodotti alla vendita diretta, dalle fattorie didattiche agli agriasilo, ma anche alle attività ricreative, l’agricoltura sociale per l’inserimento di disabili, detenuti e tossicodipendenti, la sistemazione di parchi, giardini, strade, l’agribenessere e la cura del paesaggio o la produzione di energie rinnovabili. Le aziende agricole dei giovani si caratterizzano anche perché possiedono una superficie superiore di oltre il 54% alla media, un fatturato più elevato del 75% della media e il 50% di occupati per azienda in più.