21 Aprile 2016

Falso Made in Italy: colpiti prodotti tipici della dieta mediterranea

Il falso Made in Italy a tavola colpisce molti prodotti della tradizione italiana e nello specifico campana: dall’olio di oliva Vesuvio del Sudafrica alla scamorza Salerno del Canada fino alla mozzarella Capri degli Stati Uniti, mentre in California vengono prodotti pomodori San Marzano in scatola. Questi sono solo alcuni esempi di prodotti esposti dalla Coldiretti, in occasione della mobilitazione degli agricoltori italiani con i trattori a Napoli per difendere la dieta mediterranea sotto attacco.

Casi di falso Made in Italy sono riscontrabili in ogni continente, con l'agropirateria internazionale che utilizza impropriamente parole, colori, località, immagini, denominazioni e ricette che si richiamano all'Italia per prodotti taroccati, che non hanno nulla a che fare con la realtà nazionale. Sotto attacco ci sono proprio gli alimenti alla base della dieta mediterranea diffusa in tutti i continenti, dalla Pomarola del Brasile fino alla Zottarella venduta in Germania, ma la pasta tricolore del Sudafrica fino alla pizza Sono bello quatro formaggi venduta in Russia. Davvero surreale è però il kit inglese per la produzione casalinga di Mozzarella Cheese che costa 25 sterline, pari a 30 euro circa. “La mozzarella - si legge nelle istruzioni - non è il formaggio più facile da fare e richiede un pò di pratica per perfezionare l’operazione di estensione della cagliata. Se i vostri primi due tentativi sono deludenti - si puntualizza - non fatevi scoraggiare. Sarete ricompensati.”

Nel tempo della globalizzazione si assiste alla presenza di un numero crescente di consumatori che nel mondo è attento alla propria dieta, premiando i principi della dieta mediterranea, il cui ruolo importante per la salute è stato riconosciuto anche con l’iscrizione della dieta mediterranea nella lista del patrimonio culturale immateriale dell'umanità dell'Unesco, avvenuto oltre 5 anni fa il 16 novembre 2010. Il risultato è che molti Paesi hanno potenziato le coltivazioni nazionali con la produzione di olio di oliva, che negli ultimi 10 anni é:

  • raddoppiata in Australia (18 milioni di kg)
  • triplicata in Cina (16,5 milioni di kg)
  • aumentata di 14 volte negli Usa (14 milioni di kg).

Proprio negli Usa però vengono spesso usate denominazioni che richiamano impropriamente al Made in Italy, come il Pompeian Olive Oil. Ma gli Stati Uniti sono anche diventati il Paese con una crescente diffusione di imitazioni di formaggi italiani, con una produzione di oltre 2 miliardi di kg, con in testa per il 79% proprio la mozzarella.

"All'estero il fenomeno del falso Made in Italy colpisce 2 prodotti alimentari di tipo italiano su 3, con il mercato mondiale delle imitazioni di cibo Made in Italy che vale oltre 60 miliardi di euro” ha affermato il Presidente della Coldiretti, Roberto Moncalvo, nel denunciare che il rischio reale è che si radichi nelle tavole internazionali un falso Made in Italy che toglie spazio di mercato a quello autentico e banalizza le specialità nostrane, frutto di tecniche, tradizioni e territori unici e inimitabili.

 

IL MADE IN ITALY SOTTO ATTACCO

Olio di oliva “Vesuvio” Sudafrica
Olio di oliva “Pompeian” Usa
Mozzarella “Capri” Stati Uniti
Pomodori San Marzano in scatola Stati Uniti
Pomodori San Marzano freschi Spagna/Belgio
Salsa “Pomarola” Brasile
Mozzarella “Zottarella” Germania
Scamorza “Salerno” Canada
Pasta tricolore Sudafrica
Pizza “Sono bello quatro formaggi” Russia
Kit mozzarella cheese Gran Bretagna

Fonte: Elaborazioni Coldiretti