Dalla prima indagine completa sul bilancio di Expo 2015 elaborata da Coldiretti/Ixè, presentata al Forum sull’eredità dell’Esposizione e sulle sfide future, emerge che la maggiore criticità segnalata dai visitatori è l’eccesso di virtualità, indicato dal 34% dei visitatori, mentre per il 17% è la presenza di poche aree di sosta per riposare gratuitamente. Nel complesso il giudizio appare molto lusinghiero, scegliendo tra gli eventi come più memorabili:
Sull’Albero della Vita il giudizio è pressoché unanime:
Sul suo destino futuro:
“Il successo dell’Albero della Vita è una scommessa vinta dalla Coldiretti, che ha voluto investire dall’inizio sul simbolo di Expo 2015” ha affermato il Presidente della Coldiretti Roberto Moncalvo nel sottolineare che “la forza amica del Paese schierata dalla Coldiretti a Expo 2015 è fatta da oltre 1 milione e mezzo di agricoltori, che ogni giorno producono il meglio del Made in Italy e che sono le radici, il tronco e i rami dell’Albero della Vita. Con questa opera e con la nostra presenza costante a Expo 2015, abbiamo voluto raccontare e rappresentare la bellezza e la varietà dell’agricoltura italiana, un settore che in questi anni di crisi è riuscito a sostenere l’economia del nostro Paese e lo strategico fronte delle esportazioni.” E il risultato sembra raggiunto se il 49% dei visitatori ritiene che Expo abbia raggiunto l’obiettivo di valorizzare il Made in Italy. Tra gli altri obiettivi raggiunti secondo Coldiretti/Ixè:
“Un impegno che apre le porte alle sfide future, che sono state ben delineate nella Carta di Milano firmata da 1,1 milioni di persone e consegnata nelle mani del segretario dell'Onu, Ban Ki-moon, dal Ministro delle Politiche Agricole Maurizio Martina” ha affermato Moncalvo nel sottolineare che “con le risorse alimentari disponibili ci sono le condizioni per spezzare il circolo vizioso della fame, ma occorre ripensare a fondo il sistema di produzione e di distribuzione del cibo e perseguire un modello di sviluppo sostenibile, che garantisca un sistema di tutela sociale ed economica, in grado di assicurare un futuro all’agricoltura e un cibo sicuro e accessibile a tutti.”
I GRANDI OBIETTIVI DI EXPO
Conoscenza delle culture di tutto il mondo: 52%
Sensibilizzazione sul tema del cibo: 38%
Il contrasto ai cambiamenti climatici: 11%
Fonte: Indagine Coldiretti/Ixè