21 Gennaio 2015

Crisi: Parmigiano sta perdendo prestigio, più impegno dal Consorzio

Prima di pensare alla riduzione della produzione, il Consorzio del Parmigiano Reggiano dovrebbe fare il lavoro che gli compete, tornando a valorizzare il prodotto in Italia e all’estero, che in questi anni è stato abbandonato o ceduto nelle mani di altri soggetti. È quanto affermato dal vicepresidente nazionale della Coldiretti, Mauro Tonello, nel corso dell’audizione in commissione Agricoltura del Senato, convocata per fare il punto della situazione sulla crisi di uno dei prodotti italiani più noti.

L’attuale governance del consorzio ha dimostrato grossi limiti, visto che altri formaggi similari hanno raddoppiato negli anni la produzione e conquistato fette di mercato a scapito del Parmigiano. Colpa anche del fatto che è stata completamente abbandonata l’attività di pubblicità in Italia: una scelta estremamente discutibile, visto e considerato che il consumo nazionale rappresenta comunque il 70% del totale. Al tempo stesso, l’attività promozionale all’estero è stata lasciata nelle mani degli esportatori.

Strade che si sono dimostrate sbagliate, che imporrebbero a questo punto una riflessione su un cambio di governance all’interno del Consorzio stesso. Un Consorzio che ha preferito svolgere direttamente attività in campo commerciale, e le cui perdite hanno drenato ingenti risorse che potevano essere invece impiegate nella valorizzazione del prodotto e in una campagna pubblicitaria efficace, per ridare prestigio al Parmigiano Reggiano che è sempre meno scelto dai consumatori.