22 Gennaio 2015

Crisi: cresce spesa low cost, in calo botteghe e grande distribuzione

Nel 2014 cresce solo la spesa low cost nei discount alimentari, che fa segnare un aumento del 2,3%, mentre calano gli acquisti alimentari in Italia in tutte le altre forme distributive, con un segno negativo nelle vendite nella grande distribuzione (-0,7%) e un vero crollo per le piccole botteghe alimentari (-2,9%). È quanto emerge da un’analisi sulla base dei dati Istat relativi al commercio al dettaglio nei primi 11 mesi del 2014.
Un andamento che ha provocato la contrazione del fatturato dell’industria alimentare, delle bevande e del tabacco, che è stato del 3,1% a novembre rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.

A far scendere ulteriormente il valore degli acquisti, sono state le strategie di risparmio, che secondo un’analisi Coldiretti/Censis sono entrate nella quotidianità degli italiani:

  • il 32% fa regolarmente scorta di cibo in offerta
  • il 49,8% dichiara di fare sempre la lista scritta della spesa per non essere, travolto dagli acquisti di impulso.

Si evidenzia inoltre la tendenza, da parte di un crescente segmento della popolazione, ad acquistare prodotti alimentari a basso prezzo nei discount, a cui a volte può corrispondere anche una bassa qualità. Il rischio è che il risparmio porti a benefici solo apparenti, come dimostrano i ripetuti sequestri effettuati dalle forze dell’ordine.

Con la crisi economica sono praticamente quadruplicate le frodi a tavola. Dal 2008 al 2014, le numerose attività svolte dai carabinieri dei Nas per garantire la sicurezza alimentare hanno evidenziato un incremento record del 277% nel valore dei cibi e delle bevande sequestrate perché adulterate, contraffate o falsificate.
Le frodi a tavola si moltiplicano nel tempo della crisi soprattutto con la diffusione dei cibi low cost. Si tratta di crimini particolarmente odiosi perché si fondano sull'inganno nei confronti di quanti, per la ridotta capacità di spesa, sono costretti a risparmiare sugli acquisti di alimenti.