26 Gennaio 2017

Conegliano Valdobbiadene: colline prosecco candidate Unesco

Conegliano Valdobbiadene: la candidatura a sito dell’Unesco è sostenuta dalla popolarità conquistata a livello mondiale dove il prosecco è il vino Made in Italy più esportato, ma anche il più imitato. E’ quanto si afferma in riferimento all’esame della candidatura del sito veneto "Le colline del Prosecco di Conegliano Valdobbiadene" nella Lista dei Patrimoni Mondiali dell'Unesco da parte della Commissione Nazionale Italiana, annunciata dal Ministro delle Politiche Agricole Maurizio Martina. Con il via libera alla candidatura nazionale si aprirebbe un percorso la cui conclusione è prevista a Parigi luglio 2018 con il riconoscimento di un territorio di uno straordinario valore storico, culturale e paesaggistico che è stato in grado di esprimere un produzione, che ha saputo conquistare apprezzamenti su scala mondiale.

La candidatura del prosecco apre un anno storico per il Made in Italy nell’Unesco che tra il 4 e l'8 dicembre 2017 a Seul, dove si tiene il comitato mondiale, esaminerà la candidatura per l'iscrizione dell'Arte dei Pizzaiuoli napoletani nella Lista Rappresentativa del Patrimonio Culturale Immateriale dell'Umanità Unesco, a supporto del quale si sta completando la raccolta di 2 milioni di firme in tutto il mondo con il forte sostegno della Coldiretti. L’arte dei pizzaiuoli napoletani sarebbe il settimo “tesoro” italiano ad essere iscritto nella Lista rappresentativa del patrimonio culturale immateriale dell’Unesco.

L’elenco tricolore comprende anche:

  • L’Opera dei pupi (iscritta nel 2008)
  • Il Canto a tenore (2008)
  • La Dieta mediterranea (2010)
  • L’Arte del violino a Cremona (2012)
  • Le macchine a spalla per la processione (2013)
  • La vite ad alberello di Pantelleria (2014).

Accanto al patrimonio culturale immateriale, l’Unesco ha riconosciuto nel corso degli anni anche un elenco di siti con l'Italia che è la nazione che detiene il maggior numero di siti (51) inclusi in questa lista dove il 22 giugno del 2014 a Doha in Qatar era stato inserito il paesaggio vitivinicolo del Piemonte. Monferrato, Langhe il e Roero.