25 Novembre 2016

Commercio al dettaglio, per le botteghe il peggior calo (-4%)

Nelle attività del commercio sono le botteghe alimentari a subire un calo maggiore negli acquisti con un -4%, il maggiore tra tutte le forme di distribuzione al dettaglio, alimentari e non, mentre al contrario a salvarsi dal segno negativo sono solo i discount alimentari con un aumento del 2,3%.

E’ quanto emerge da una analisi della Coldiretti sulla base dei dati Istat relativi al commercio al dettaglio nel mese di settembre rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, che fa segnare complessivamente un calo dell’1,4% su base annuale spinto anche dal calo dello 0,2% nella grande distribuzione.

Il fenomeno di riduzione significativa dei negozi tradizionali determina - sottolinea la Coldiretti - evidenti effetti negativi legati al taglio dei servizi di prossimità, ma anche un indebolimento del sistema relazionale, dell’intelaiatura sociale e spesso anche della stessa sicurezza sociale dei centri urbani. A tale proposito, da un’indagine dell’ISTAT sulle condizioni di vita 2016 emerge il livello maggiore di sicurezza viene raggiunto nei piccoli borghi rurali con meno di 2mila abitanti dove la malavita spaventa appena il 19% della popolazione. In Italia la criminalità fa paura soprattutto nei centri delle metropoli dove terrorizza più di 5 abitanti su 10 (53%), la percentuale in assoluto più elevata e addirittura superiore a quella delle periferie delle stesse metropoli (45%). Una conferma delle difficoltà emerse si ha constatando la necessità d’intervento dell’esercito per garantire la sicurezza dei cittadini e delle attività produttive.

L’illegalità non si combatte però solo con la forza ma – sostiene la Coldiretti - occorre intervenire per tutelare le attività storiche che rappresentano un valore aggiunto la salvaguardia dell’identità ma anche un presidio contro lo spopolamento e l’abbandono che lascia il campo libero alla criminalità. Non a caso una spinta al ripopolamento dei centri urbani è venuta dall’apertura dei mercati degli agricoltori di Campagna Amica promossi dalla Coldiretti che rappresentano non solo un momento economico ma anche di rivitalizzazione dei quartieri. I mercati degli agricoltori di Campagna Amica rappresentanto una risposta concreta all’affermarsi di nuovi nuovi modelli di consumo che favoriscono forme di vendita alternative, dagli acquisti in rete fino a quelli direttamente dal produttore ma anche i negozi specializzati.