30 Novembre 2016

Cibo etnico, bene i controlli dei Nas a garanzia di qualità e salubrità

Salute e alimentazione sono un binomio imprescindibile soprattutto a seguito della tendenza che ha preso campo negli ultimi anni in Italia di consumare cibo etnico. Secondo un’indagine di Coldiretti/Ixe, quasi quattro italiani su dieci (39%) consumano cibo etnico almeno qualche volta durante l’anno e per questa ragione è necessario garantire la qualità dei prodotti in vendita a garanzia della salute dei cittadini. La tutela della salute dei consumatori italiani è garantita dall’importante attività svolta dai carabinieri del Nas, come quella che ha portato a Roma al sequestro, in 3 depositi, di 58 tonnellate alimenti importati in occasione del Giubileo della Misericordia destinati ad essere consumati principalmente dai pellegrini provenienti da varie aree geografiche nazionali ed internazionali.

Spesso – sottolinea la Coldiretti - si tratta di prodotti importati dall’estero con livelli di sicurezza più bassi rispetto a quelli nazionali. Dall’ultima relazione dell’Autorità per la sicurezza alimentare (Efsa) si evidenzia che – continua la Coldiretti - il 6,5% per i campioni di cibi etnici provenienti da paesi extracomunitari conteneva residui superiori ai limiti di legge, soprattutto per la presenza di tracce di pesticidi non approvati nell'Ue. Al contrario secondo il “National Summary Reports on Pesticide residue” pubblicato dall’Efsa appena lo 0,3 per cento dei prodotti Made in Italy, - precisa la Coldiretti - contiene residui chimici oltre il limite mentre la percentuale sale all’1,6 per cento per i prodotti di origine comunitaria. Il risultato è che – conclude la Coldiretti - i prodotti alimentari italiani sono quasi ventidue volte più sicuri di quelli extracomunitari per quanto riguarda il contenuto in residui chimici.

Durante le feste natalizie gli italiani spenderanno  38% del budget complessivo di 614 euro per le feste di fine anno 2016 ed i controlli dei Nas sono fondamentali per tutelare i consumatori  da frodi alimentari e difendere i produttori impegnati a garantire la qualità degli alimenti. Le difficoltà economiche hanno portato una maggiore attenzione verso acquisiti utili e fatto registrare un boom di doni a tema enogastronomico. Quello gastronomico è infatti tra i regali preferiti dagli italiani, coerente con l’affermarsi di uno stile di vita attento alla riscoperta della tradizione a tavola e la preparazione di ricette fai-da-te per serate o doni speciali, che ricordano i sapori e i profumi del territorio.