6 Settembre 2014

Ambiente: Emilia Romagna, il biologico salva l’agricoltura di montagna

2 aziende biologiche su 3 dell’ Emilia Romagna operano in collina e montagna. E’ quanto emerge dalle elaborazioni Istat di Coldiretti regionale alla vigilia del Sana, salone del biologico e del naturale che si apre oggi a Bologna. Il 65,7% delle circa 3.000 aziende agricole biologiche regionali opera in zone svantaggiate di collina e montagna dove, grazie all’uso di tecniche agricole biologiche, danno un contributo importante per la salvaguardia dell’ambiente e la difesa del suolo.

La scelta della qualità e delle produzioni tipiche contribuisce a valorizzare il territorio sul piano sociale ed economico e la scelta del biologico consente la permanenza di aziende in aree dove l’agricoltura, a causa delle difficoltà ambientali, rischia l’abbandono. Il contributo che la scelta della qualità e del biologico danno alla permanenza delle imprese agricole in collina e montagna, è confermato dai dati di Coldiretti Giovani Impresa regionale, secondo cui il 30% delle imprese biologiche è condotto da giovani al di sotto dei 40 anni e ben il 50% delle aziende bio ha almeno un giovane all’interno del nucleo familiare.

L’accresciuto interesse per i prodotti biologici è anche frutto della decisa svolta dei consumi e della produzione, che a seguito del ripetersi di scandali alimentari (dalla mucca pazza, alla mozzarella blu hanno spinto consumatori e produttori ad orientarsi verso prodotti maggiormente sostenibili e di qualità.