11 Novembre 2016

Ambiente e agricoltura, via libera del Senato a Ddl parchi

Ambiente e agricoltura sono oramai considerati indivisibili e la recente approvazione della Legge di riforma in materia di parchi, rappresenta una tappa fondamentale per restituire ruolo e reputazione ad organismi in grado di promuovere progetti innovativi basati sulla collaborazione tra imprese e luoghi in vista di uno sviluppo locale sostenibile.  E’ quanto si afferma nel commentare il via libera da parte dell'Aula del Senato al provvedimento che reca nuove disposizioni in materia di aree protette, il cosiddetto ddl Parchi. Particolare valore è da riconoscere alla partecipazione degli agricoltori nei consigli di gestione delle aree protette, in vista di superare la marginalità e integrare i parchi nel complessivo sistema istituzionale garantendo il necessario consenso sociale. Soprattutto si afferma l’orgoglio di vivere nei parchi da parte degli agricoltori residenti nella convinzione, fatta propria dalla proposta di Legge, che solo un’agricoltura che produce fa bene all’ambiente.

Finalmente, trascorsi 25 anni dall’originario testo, i parchi hanno anche una precisa missione di scopo: quella di diventare laboratori di sviluppo della multifunzionalità agricola e di rendere protagoniste le collettività residenti. Alcune ulteriori correzioni ad un testo comunque aggiornato alle sfide più complesse della tutela del suolo e del paesaggio, potranno essere ora presentate e discusse  nel dibattito che si aprirà alla Camera nell’aspettativa di una veloce e definitiva approvazione.
Parlando di parchi e del binomio tra ambiente e agricoltura, vogliamo sottolineare - ancora una volta - quanto sia importante il discorso relativo alla biodiversità. Il nostro Paese, oggi, detiene il record europeo della biodiversità, con 55.600 specie animali pari al 30% delle specie europee e, 7.636 specie vegetali. Un primato raggiunto anche grazie al fatto che in Italia ci sono ben 871 parchi e aree naturali protette, che coprono ben il 10% del territorio nazionale.  Il nostro Paese, inoltre, è l’unico al mondo con 4.965 prodotti alimentari tradizionali censiti dalle regioni, ottenuti secondo regole tradizionali protratte nel tempo per almeno 25 anni, 285 specialità Dop/Igp riconosciute a livello comunitario e 415 vini Doc/Docg, ma ha conquistato anche il primato green con quasi 50mila aziende agricole biologiche in Europa ed ha fatto la scelta di vietare le coltivazioni Ogm a tutela del patrimonio di biodiversità.