13 Novembre 2014

Allerta meteo: 480 mq di cemento al minuto affogano l’Italia

Alla situazione di dissesto idrogeologico e all' allerta meteo, non è certo estraneo il fatto che negli ultimi venti anni , 480 metri quadrati-al-minuto di territorio sono stati coperti ininterrottamente con asfalto e cemento, edifici e capannoni, servizi e strade con la conseguente perdita di aree aperte naturali o agricole capaci di assorbire l’acqua in eccesso. E’ quanto afferma Coldiretti nel denunciare che l’impermeabilizzazione indiscriminata interessa ben il 7,3% della superficie del Paese secondo l’Ispra. L’effetto congiunto del consumo di suolo e dei cambiamenti climatici è alla base dell’escalation di emergenze negli ultimi anni.

Siamo di fronte ai drammatici effetti dei cambiamenti climatici, che si sono manifestati quest'anno con il moltiplicarsi di eventi estremi, sfasamenti stagionali e precipitazioni brevi, ma intense e il repentino passaggio dal sereno al maltempo con vere e proprie bombe d'acqua che il terreno non riesce ad assorbire. L’Italia ha perso infatti negli ultimi venti anni il 15% delle campagne per effetto della cementificazione e dell’abbandono provocati da un modello di sviluppo sbagliato.

Per proteggere il territorio ed i cittadini che ci vivono, l’Italia  deve difendere il proprio patrimonio agricolo e la propria disponibilità di terra fertile dalla cementificazione nelle città e dall’abbandono nelle aree marginali con un adeguato riconoscimento dell’attività agricola che ha visto chiudere 1,2 milioni di aziende negli ultimi venti anni.
Il risultato è che nell'82% dei Comuni italiani, sono presenti aree a rischio idrogeologico per frane e/o alluvioni, ed oggi ben 5 milioni di cittadini vivono in zone di pericolo.