20 Giugno 2016

Alimentazione dei bambini, 1 genitore su 5 teme le mense scolastiche

Alimentazione dei bambini e qualità delle mense scolastiche, questi sono due argomenti discussi spesso dai genitori che, ovviamente, considerano assolutamente importante vigilare sull’alimentazione dei bambini a scuola, in una situazione in cui 1 italiano su 5 (corrispondente a circa il 20%) ha una valutazione negativa dei pasti serviti nelle mense scolastiche di figli o nipoti, mentre il 42% la ritiene appena sufficiente.

Questi dati appena riportati, sono emersi da una indagine Coldiretti/Ixè divulgata a commento della conferenza stampa del Ministro della Salute Beatrice Lorenzin e del Generale Comandante del Nas Claudio Vincelli, sugli importanti risultati dell'attività svolta da Carabinieri del Nucleo Antisofisticazioni e Sanità nelle mense scolastiche, con oltre 2500 interventi mirati eseguiti su tutto il territorio nazionale. Non è un caso che una netta maggioranza dell’83% ritiene che le mense dovrebbero offrire cibi più sani con lo scopo di educare le nuove generazioni dal punto di vista alimentare, mentre solo il 13% ritiene che dovrebbero essere serviti i piatti che piacciono di più. Un'idea che può migliorare l'alimentazione dei bambini nelle scuole è rappresentata dai nuovi distributori automatici di frutta e verdura snack che si stanno diffondendo e dove è possibile acquistare a prezzi calmierati frutta fresca, disidratata o spremute di origine nazionale senza aggiunte di zuccheri o grassi come alimento rompi-digiuno per una merenda sana alternativa.

In ogni caso il 52% degli italiani considera il costo delle mense scolastiche adeguato, mentre per il 25% è eccessivo. Per assicurare il miglior rapporto prezzo/qualità, ma anche per educare le nuove generazioni sollecitiamo, quindi, a privilegiare nelle mense scolastiche i cibi locali a km 0 che non solo valorizzano le realtà produttive locali, ma riducono anche i troppi passaggi intermedi, dietro i quali è sicuramente più elevato il rischio di frodi e sofisticazioni. Da tutelare nelle scuole ci sono il 35% dei bambini tra i 6 ed i 10 anni, per un totale di un milione solo in questa fascia di età, ed una tendenza all’aumento per i cambiamenti imposti dai nuovi stili di vista.