9 Marzo 2015

Agroalimentare: +277% frodi da inizio crisi, bene sequestri Nas

Con la crisi sono moltiplicate le frodi a tavola, con un incremento record del 277% del valore di cibi e bevande sequestrate per garantire la sicurezza alimentare, perché in realtà adulterate, contraffate o falsificate. È quanto emerge dall’indagine Coldiretti sulla base dell’attività svolta dai carabinieri dei Nas dal 2008 al 2014, a commento della recente operazione che ha portato al sequestro di 18 tonnellate di alimenti  scaduti, in cattive condizioni igienico-sanitarie e privi di tracciabilità.

Le frodi a tavola si moltiplicano nel tempo della crisi, soprattutto con la diffusione dei cibi low cost, e sono crimini particolarmente odiosi perché si fondano sull'inganno nei confronti di quanti, per la ridotta capacità di spesa, sono costretti a risparmiare sugli acquisti di alimenti. Gli ottimi risultati dell'attività di contrasto, messa in atto dalla Magistratura e da tutte le forze dell'ordine impegnate, confermano la necessità di tenere alta la guardia e di stringere le maglie troppo larghe della legislazione, a partire dall'obbligo di indicare in etichetta la provenienza delle materie prime impiegate.

Secondo un’indagine Coldiretti/Ixè, quasi 2 italiani su 3 (65%) oggi hanno infatti paura di ciò che mettono sulle proprie tavole, perché ritengono che la crisi abbia fatto aumentare i rischi alimentari, mentre ben il 2% dichiara di esserne stato vittima. Di fronte al moltiplicarsi dei casi di frode e contraffazione alimentare, quasi 2 italiani su 3 (57%) chiedono inoltre che venga sancito un inasprimento delle pene per contrastare il fenomeno delle mafie agroalimentari.